Figlie mie, la Mamma Addolorata per venirvi in aiuto vi dà ancora un ulteriore suggerimento per ottenere le virtù che vi sono state richieste e che ancora non possedete – soprattutto l’umiltà e la sincerità – senza le quali non potete progredire nella via della fede e non potete aprire i vostri cuori a Maria.
Ed allora questa preghiera di invocazione al Santo Spirito che sia fatta molto, molto meditata; che lo Spirito Santo vi dia il dono del discernimento, per farvi comprendere le cose che vengono dal bene e le azioni che vengono dal male.
Chiedete continuamente – durante la giornata e all’inizio soprattutto della preghiera – il dono dello Spirito, perché senza questo dono la Grazia di Dio non può penetrare nei vostri cuori.
E se voi non vi abbandonate docilmente a quanto la Vergine Addolorata vi va dicendo e a quanto il padre spirituale vuole farvi dire, voi non aprirete mai i vostri cuori a Maria, voi non vi abbandonerete mai totalmente a Maria. E in un cuore egoista, in un cuore chiuso alle verità della Chiesa, alle verità del sacerdote, Maria non può lavorare: Maria non può penetrare nei vostri cuori come lei desidera per condurvi alla santità.
Maria vi ha scelto perché siete bisognose del suo aiuto. Però Maria lascia a tutti la libertà di seguirla o di seguire l’altra strada che poi porta alla perdizione eterna. Se non vi abbandonate docilmente e non vi lasciate penetrare dalla Grazia di Dio, alla perfezione dove Maria vuole condurvi non ci si arriverà, perché il Maligno insinua sempre egoismo, orgoglio, superbia. Le preghiere, le benedizioni dei sacerdoti, hanno indebolito lo spirito del male, ma egli non è stato sconfitto del tutto: può sempre darvi fastidio.
Per questo, figlie mie, se non siete docili ai miei insegnamenti, se non siete umili e sincere, e se non regna fra di voi l’amore, forse pure io dovrò abbandonarvi. La Mamma insiste sempre sulle stesse cose: umiliazioni sofferte con lo stesso amore con cui le ha sofferte il Cristo nella flagellazione, nella coronazione di spine, nella Croce. Vi ho già detto che agli insulti, agli schiaffi, ai chiodi, egli non opponeva resistenza e taceva.
Questi sono i frutti da offrire al Signore: la mortificazione.
Perciò, figlie mie, chiedete, chiedete l’aiuto allo Spirito Santo, che renda docili i vostri cuori ad accettare la parola di Maria. Maria umile e silenziosa: queste sono le armi con cui lavora Maria e con le quali dovete lavorare anche voi. Via le incomprensioni, via gli stupidi litigi: amatevi gli uni gli altri come Dio ha amato voi. E da questo amore nascerà il frutto del perdono, il frutto della Grazia di Dio che si innesterà in voi per dare frutti agli altri e arrivare così in Paradiso.
La Mamma spera che non le diate più dolore, quel dolore che non è penetrato nel cuore di tutte voi che pregate; altrimenti, per consolare Maria, sopportereste anche voi tante, tante pene e tante umiliazioni. Via l’orgoglio, via le liti, e la pace e l’amore dello Spirito Santo si impossessino dei vostri cuori.
Ecco, in questa sera che la Vergine Madre è addolorata perché si sono rinnovati i dolori di Gesù sulla Croce – si è rinnovata quest’oggi la grazia della Redenzione, si è rinnovata oggi la grazia del Paradiso – la Mamma, con questi dolori, sta pensando ancora a voi, perché anche voi siete state redente ancora oggi ai piedi di quella Croce da quel Sangue e da quelle Lacrime della Vergine.
Mettete in pratica quanto vi dico. La Mamma, con tutto il cuore, vi benedice. La pace sia nei vostri cuori. Così sia e così, figlie mie, deve essere per la gioia di Maria e per la vostra salvezza eterna.
Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1992.
Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1992.
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