Cari figli, con amore materno io vi prego: datemi le vostre mani, permettete che io vi guidi. Io, come Madre, desidero salvarvi dall’inquietudine, dalla disperazione e dall’esilio eterno. Mio Figlio, con la sua morte in croce, ha mostrato quanto vi ama, ha sacrificato se stesso per voi e per i vostri peccati. Non rifiutate il suo sacrificio e non rinnovate le sue sofferenze con i vostri peccati. Non chiudete a voi stessi la porta del Paradiso. Figli miei, non perdete tempo. Niente è più importante dell’unità in mio Figlio. Io vi aiuterò, perché il Padre Celeste mi manda affinché insieme possiamo mostrare la via della grazia e della salvezza a tutti coloro che non Lo conoscono. Non siate duri di cuore. Confidate in me ed adorate mio Figlio. Figli miei, non potete andare avanti senza pastori. Che ogni giorno siano nelle vostre preghiere. Vi ringrazio” (Messaggio a Mirjana del 2 maggio 2012).

Dice l’Eterno, il Signore dei Signori, l’Alfa e l’Omega: Io sto per tornare, o Chiese, quaggiù. Vegliate, dunque, perché non vi trovi senza l’olio dello Spirito. Io soffio. Con il Mio soffio manderò via coloro che non mi hanno voluto ascoltare e con un Soffio riempirò coloro che mi cercano (...). Ascoltate il Mio richiamo, la Mia Voce, poiché sono Io che parlo (...) per la vostra salvezza prima che Io venga e vi trovi impreparati. Io mando i Miei servi per prepararvi. Se voi non ascoltate, per certo morrete. Se i Miei servi non aprono la bocca e non parlano, Io, l’Eterno, ne terrò conto di peccato, di grande peccato a questi che sanno e non portano il Mio messaggio. Ma se i Miei santi profeti che Io mando parlano delle Mie parole che dico a tutte le Chiese della Terra, voi, popolo, sarete inescusabili davanti al Trono del Padre. Ascoltate o popolo: (...) Io sto per venire, e presto vengo a rapire la Mia Sposa (...) e voi che non mi volete ascoltare vedrete e capirete dopo che Io, l’Eterno, avrò operato con la Mia Chiesa. Ascoltate bene quello che dico. (...) Le rivelazioni che sono scritte nei libri che ho dato ai miei santi profeti si stanno adempiendo. O popoli voi tutti sulla Terra, questo è un messaggio da parte Mia, l’Eterno. Sono Io che vi parlo! (...) Molto presto vedrete le profezie che sono scritte in Apocalisse 12 e in Daniele 12. Io rapirò solo la Mia Sposa, prima la proteggerò come fa un padre che protegge i suoi figli, e poi la porterò con Me nella Mia splendida e santa Gerusalemme, dove voi, o popolo che non avete voluto ascoltare, non entrerete giammai. Io parlo attraverso i Miei santi profeti, e mando la Mia parola scritta e uscita dalla bocca dell’Eterno. Tu, figlia, parla. Se tu non parli, metterò questo sul tuo conto. Tutti i Miei profeti devono parlare. Voi, che ostacolate ciò che Io dico, e parlo e rivelo, prima che venga il giorno di grande calamità, ne darete conto all’Eterno (...)". (Da un Messaggio audio anonimo divulgato il 17.12.2018)

sabato 31 agosto 2019

Figli, avete una Mamma che è grande



     Figlie, in questo mondo chi può capirvi meglio di una mamma? Quale affetto voi non trovate sul cuore della vostra mamma, nelle sue parole di conforto? (…)

     Figli, una mamma della Terra è piena di tante premure per il suo bambino, per il suo figlio, che anche se adulto – specialmente e anche quando lo vede morto – è sempre il suo bambino.

     Il suo amore di mamma, l’amore della mamma terrena verso il figlio suo, è incommensurabile. Il cuore della mamma, della mamma terrena, è vasto come il mare ed è capace di qualunque sacrificio per il proprio figlio: per salvare la vita di un figlio, qualunque mamma sarebbe disposta ad offrire la sua.

     Figli Miei, se la mamma della Terra è capace di tanto amore, di tanta protezione, di tanto conforto, che cosa non può darvi la Mamma del Cielo? Non solamente nell’ora della morte dovete sperimentare l’aiuto della Mamma, ma in tutti i momenti della vostra vita terrena.

     Figli, avete una Mamma che è grande: è grande! Ve lo ripeto: la Mamma vostra è grande perché ha avuto dal Figlio tutta la Sua grandezza. La vostra Mamma è grande di amore, è grande di bontà, è grande di umiltà, è grande di misericordia. Ed una Madre grande vuole che anche i Suoi figli siano grandi.

     Figli, come potete essere grandi anche voi? Imitandola nel Suo comportamento.

     La Mamma, la Mamma è buona, la Mamma è dolce, la Mamma non sa neanche rimproverare, la Mamma sa solamente consigliare, guidare, richiamare.

     La Mamma vuole portarvi tutti al vostro giusto posto. La Mamma vuole condurvi tutti al Suo Cuore Immacolato per farvi sentire quanto grande è il Suo Amore, quanto grande è la Sua bontà per i Suoi figli.

     Figlie, nel Messaggio che state leggendo Gesù ha voluto dirvi:

     Se volete raggiungere il Paradiso, dovete passare tutti per le mani della Mamma. Non saprei respingere i figli che Lei Mi presenta col Suo Amore e col Suo perdono, che già ha purificato la vostra anima. La Mia Mamma non è meno di Me: la Mia Mamma è potente come Me, ed alla Mamma il Figlio Suo non può negare niente.

     Se sulla Terra L’ha sempre amata, L’ha sempre adorata, ha sempre detto: ‘Sì, Mamma, comanda: il Figlio Tuo ti obbedisce!’, lo stesso comportamento il Figlio ha in Cielo per la Sua Santissima Mamma: ‘Mamma, comanda! Mamma, chiedimi! Mamma, tutto quello che vuoi il Figlio Tuo te lo accorda, perché Tu non sei meno di Me. I figli Miei che si rifugiano nel Tuo Cuore Immacolato, i figli Miei che si lasciano guidare dalla Tua sapienza sull’esempio del Figlio Tuo – che Si è lasciato guidare dalla Tua sapienza, dal Tuo amore, dalla Tua saggezza di Madre – anche questi figli sono i Miei veri fratelli e per Te, Mamma, Mi raggiungeranno nel Paradiso’.

     Figli, Gesù è il Mediatore tra l’uomo e Dio, ma a Gesù ci si arriva per mezzo di Maria. Chi si affida a quel Cuore Immacolato, al Cuore Santissimo della Mamma Mia, non potrà dubitare di arrivare nel porto sicuro in Paradiso.

     Vi consiglio, vi supplico: tendete la mano ai vostri fratelli, offrite loro la vostra parola e dite: ‘Sei figlio di Maria, hai una Mamma in Paradiso: chiama la Mamma e non avere paura! La Mamma ti salverà, la Mamma non permetterà che ti sia fatto alcun male. La Mamma sa come proteggere, come difendere i Suoi figli, e sa come salvarli. Affidati a Lei e sarai salvo’.

     Così sia.



22 giugno 1989




Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1992.



giovedì 29 agosto 2019

È urgente divulgare questo dolore!



     Figlie, quale cuore, quale cuore può restare sordo a questo invito del Padre?(1)

     Non piangete di dolore voi, figlie, che avete avuto la Grazia, il Dono di avere il Padre in mezzo a voi: il Padre, che vi ha concesso il Dono particolare di accogliere il Suo lamento?

     Questo Messaggio deve essere divulgato subito. Fate tanti, tanti fogli volanti, offriteli, buttateli anche per le strade, perché questo grido giunga ad ogni cuore.

     Figlia, tu (…) ti presenterai ad ogni Sacerdote con i tuoi pacchi di Messaggi, e dovrai dire: “Leggete, diffondete: è l’Eterno Padre che lo vuole, e chi rifiuta di divulgare questo invito accorato eleggerà la sua condanna, perché non si può restare sordi al grido di un Padre che, prima di mandare il castigo nel mondo, vuole mettere in atto tutta la Sua Misericordia, e per applicarla il Padre Si umilia, il Padre scende, scende, scende sulla Terra e Si rivolge a tutti i Suoi figli, anche a quelli che ancora osano rifiutarLo”.

     È urgente! È urgente divulgare questo dolore. Figlia, fai arrivare ovunque questa Voce (…).

     E voi, figlie, figlie, parlate a tutti del Dolore del Padre!

     Pregate con la continua intenzione di placare il Dolore e l’Ira del Padre.

     Quanta gioia, quanta gioia quando siete intorno a Me, accanto alla Mia Prigionia d’Amore! Come sono felice in quel momento di essere Prigioniero circondato dai Miei adoratori, dai Miei consolatori! E questa gioia mi fa dimenticare le ingratitudini degli altri figli ai quali, per voi, dono il Mio perdono.

     Siate perseveranti. Figlie, se il Padre vi dice “siate perseveranti”, dovete capire quale grandezza è la vostra preghiera. Il suo valore – ve l’ho detto – non lo conoscerete su questa Terra: lo conoscerete nel momento della vostra morte, quando il Padre, la Mamma, il Figlio e le anime che voi avete salvato vi stringeranno in un unico abbraccio, vi renderanno gloria per l’eternità.

     Grazie, grazie, Mie piccole adoratrici! Vedo e benedico il vostro amore, il vostro sforzo di migliorare, di proseguire sempre di più sulla via della santità.

     E quanta gioia, quanta gioia Mi dà il Ministro, che è inginocchiato anche lui in umiltà, in adorazione, in mezzo alle sue pecorelle! Quanto è bella questa unione del piccolo gregge col suo Pastore!

     Figlie, quel Pastore, quella figura sono Io: Io in mezzo a voi.

     Pregate, pregate perché si realizzino anche i Nostri disegni sul vostro Padre spirituale (…). Grazie, figlie. Il Padre ve lo dice con tanta gioia.

     E con tanta gioia, per la gioia che voi a Lui date, Egli vi benedice. La benedizione di tutto il Cielo scende su di voi: la benedizione del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo, della Vergine Maria – che vi porta tutte in maniera particolare nel Suo Cuore di Mamma – questa benedizione scende nei vostri cuori. Pace, pace e serenità nei vostri cuori!

     Così sia.


20 giugno 1989



Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1992.


(1) La Portavoce sta leggendo il Messaggio “Torna, o figlio ingrato!” del 9 giugno 1989, in seguito diffuso con il titolo “Accorato appello del Cuore di Gesù”.

mercoledì 28 agosto 2019

La preghiera deve costare sacrificio



     Figlie, vi ho già detto che la Mamma incessantemente prega per voi e vi ha chiesto il sacrificio di unirvi a Lei in preghiera, perché la Sua preghiera unita alla vostra sia più accetta al Padre per salvare i vostri fratelli.

     Vi ho anche detto, figlie benedette Mie, che la preghiera deve costare sacrificio, e alla Mamma dispiace rivolgervi dei lamenti, perché questo sacrificio non è sentito da molte.

     Sì, è un giorno di festa, ma questo è un giorno dedicato maggiormente al Signore (…). Qualcuna crede di darmi anche troppo, ma vi ho detto ieri sera che a Dio non si dà mai abbastanza.

     Il Signore deve essere onorato, lodato, riparato, ringraziato, e chiede preghiera incessante e sacrificio costante (…).

     Sì, “prega per noi!”. La Mamma prega, prega anche per quelli che non lo chiedono, perché la Mamma sa le necessità di ogni figlio, e per tutti la Mamma non si dà pace.

     Però, però figlie, se non Mi aiutate, se non sentite questo dolore, quale forza, quale forza potrà commuovere la Volontà del Padre?

     Ovunque, ovunque chiedo aiuto!

     Figli, sono Potente, ma la Mia Potenza ha bisogno anche di essere aiutata dalla preghiera incessante e dal dolore dei figli Miei!

     O figlio benedetto Mio(1), quanto stai lavorando perché il dolore della Mamma sia consolato! Ma vedi che dei cuori restano ancora chiusi, qualche cuore ancora non è sincero con te e dà dolore a te, figlio Mio prediletto. Figlio Mio, quanto saresti più felice tu insieme alla Mamma se qui, insieme a te, ci stesse tutto il tuo piccolo gregge! Insisti, insisti perché il gruppo si sacrifichi maggiormente e si unisca sempre più in preghiera alla Mamma Celeste, che non si stanca mai.

     Prega per noi!”. La Mamma prega. Sono i figli che non pregano la Mamma per essere salvati; anzi, rifiutano la Voce della Mamma, il dolore della Mamma, e vanno come ciechi – e come ciechi sereni – verso il precipizio.

     Voi, figlie qui presenti, intensificate, intensificate la vostra preghiera e anche le vostre penitenze, perché satana sta lavorando moltissimo anche intorno a voi. Solamente con la preghiera, col sacrificio, con l’unione al vostro padre spirituale riuscirete a vincere.

     Egli non vincerà. La vittoria nel mondo sarà di Maria e dei Suoi figli prediletti che L’aiuteranno in questa battaglia.

     La Mamma Addolorata, col Figlio Suo – che ovunque è presente con Lei e ovunque la Mamma è presente con Lui – figli, insieme vi benediciamo e aumentiamo in voi la volontà e la forza della preghiera, perché diventi più continua e più accorata.

     La pace sia nei vostri cuori e grazie per aver accolto il Nostro invito.

     Così sia.


18 giugno 1989, davanti al Tabernacolo



Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1992.


(1) La Mamma Celeste si rivolge al padre spirituale del gruppo, durante la preghiera in chiesa.

martedì 27 agosto 2019

La vostra preghiera sia sempre più meditata



     Figlie Mie, figlie Mie! State pensando che cosa avete detto in questa prima parte della preghiera?

     Ave, Maria: Ti saluto, o Maria! Ti saluto, o Piena di Grazia!”, con le stesse parole dell’Angelo.

     Le parole degli Angeli ripetute da voi sono già un conforto per Maria, perché potete ripetere le stesse parole che Iddio Padre aveva dato all’Angelo per salutare Maria.

     Benedetta Tu fra le donne e benedetto, milioni di volte benedetto, è il frutto del Tuo seno, Gesù!”. Pensate a quante bestemmie voi riparate se riflettete, se rivolgete col cuore queste parole a Maria. Dovete pensare:

     Mamma, con questa nostra preghiera noi benediciamo Te e benediciamo milioni di volte il Figlio Tuo per riparare a tutte le bestemmie, per riparare alle maledizioni dei figli ingrati. Mentre essi Ti maledicono, noi Ti benediciamo: benedetta Tu, benedetto il Frutto del Tuo seno!”.

     Quando per la strada sentite bestemmiare, ingiuriare i Nomi Santissimi di Gesù e di Maria, non potendo affrontare il peccatore perché non può avvenire lo scontro aperto tra Dio e satana, e allora voi riparate a quella bestemmia con queste parole:

     Ave, o Maria! Benedetta Tu e benedetto milioni di volte Gesù, il Frutto del seno Tuo! Io Vi benedico per quelli che Vi maledicono”.

     E in questo modo potete consolarvi che avete distrutto quella bestemmia, che avete già consolato il Cuore di Gesù e il Cuore di Maria.

     Questo pensiero – unito a quello di salvare le anime – porteranno tanta consolazione, tanta gioia, tanta riparazione, e tante anime al Cuore Sacratissimo di Gesù.

     A volte cento Rosari distratti non valgono nulla; un solo pensiero rivolto con l’anima, con la mente, col cuore, come segno di riparazione e di consolazione, vale più di tante orazioni dette nella distrazione.

     Figlie, adesso la vostra preghiera sia sempre più meditata. Meno preghiere, ma quelle poche dettate veramente dal cuore, dall’amore, dal dolore.

     La Mamma, felice di aver pregato con voi e in mezzo a voi, vi dà la Sua santa benedizione e la pace nei vostri cuori, con la Mia forza, il Mio coraggio di progredire sempre di più nella via della perfezione che vi conduce a Dio.

     La Mamma vi ringrazia, vi ringrazia per l’ascolto della Sua parola, e vi ringrazia per la buona volontà che avete di seguirLa, anche se con delle imperfezioni, ma piano piano… La Mamma è paziente, la Mamma sa che dovete crescere, la Mamma sa che dovrà esservi sempre accanto e di questo, figlie, siatene sicure (…).

     Amen.


17 giugno 1989



Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1992.

venerdì 23 agosto 2019

In questa maniera dovete pregare



     Figlie, vi ho insegnato in questo momento come rivolgervi alla Mamma. In questa maniera dovete pregare(1).

     Dovete sentire, innanzitutto, un profondo, immenso dolore per i vostri peccati.

     La preghiera non è sentita nel cuore. La preghiera deve essere un’invocazione continua per l’anima che è in pericolo.

     Immaginate di stare in un mare burrascoso: il vostro corpo sta per annegare, sta per arrivare al termine della sua vita, e quindi il corpo e l’anima in quel momento sono in pericolo. E allora, in quel momento di paura, in quel momento straziante, come invocate aiuto a chi vi è d’intorno? Lo dite, forse, lo chiedete canterellando?

     In quel momento il grido “Aiuto!” esce con tutto il dolore e con tutta la disperazione che è nel vostro cuore, perché qualcuno si commuova al vostro grido disperato e venga in vostro aiuto.

     Ma se quel grido di aiuto voi lo emettete con serenità, senza la disperazione, la gente che vi ascolta pensa ad uno scherzo e quindi non viene in vostro soccorso. Ma l’”Aiuto!” disperato, l’”Aiuto!” che si invoca con tutta la forza della propria anima, attira ovunque i soccorritori.

     Così dovete essere voi al cospetto della Mamma e del Padre quando rivolgete Loro la vostra preghiera.

     Non avete afferrato, o figlie Mie, le parole, l’aiuto, il dolore che la Mamma vuole da voi: dovete pregare con dolore nel cuore!.

     Innanzitutto, spogliatevi dell’orgoglio, della superbia; perché, sì, la vostra preghiera – se viene dettata dal cuore, dall’amore e dal dolore – è accetta a Dio, però non deve essere un’arma di orgoglio e non si deve dire: “Signore, ma io Ti amo perché Ti sto offrendo questa preghiera”. No, no, figlie Mie!

     Nella preghiera dovete innanzitutto pensare al perdono dei vostri peccati. “Santa Madre di Dio, Tu che sei la Madre dell’Onnipotente, prega per noi peccatori!”. Figlie, ma riflettete su questa frase? “Madre di Dio, Santa Madre di Dio, prega per noi peccatori, peccatori!”.

     Figli Miei, pregate col pensiero rivolto a Dio prima per chiedere il perdono dei vostri peccati e poi per i peccati dei vostri fratelli.

     Questo vogliono dirvi le parole “Prega per noi ora”.

     Ora, perché dobbiamo essere liberati, purificati dai nostri peccati, liberati per sempre dalle insidie del Tentatore. E poi, Madre, quando ci hai ottenuto il perdono, quando ci avrai accolto purificati nel Tuo Cuore Immacolato, non lasciarci più. E quindi, nell’ora della nostra morte, Tu ingaggerai per noi la Tua ultima battaglia per farci trionfare contro il Nemico”.

     Molto lenta, la preghiera. Non vi preoccupate di correre, di offrire cento Rosari senza che in essi ci sia stato tutto l’amore del vostro cuore.

     Nei Rosari, nelle preghiere c’è – sì, figlie – c’è la volontà di aiutare Maria, però manca l’umiltà. La preghiera va offerta con l’umiltà, sentendovi peccatori dinnanzi a Dio, indegni di pregare, perché avete sempre peccato, avete offeso un Dio, e per queste offese – per tutto il tempo della vita, anche se il Signore ha già perdonato, però sono state sempre offese rivolte al vostro Padre, al vostro Creatore – e per queste offese bisogna sempre dire:

     Padre, sono indegna di essere alla Tua Presenza. E per questo supplico la Mamma, incessantemente, umilmente, perché mi ottenga il perdono dei miei peccati e perché ristabilisca un rapporto filiale e devoto con Te, Padre”.

     Perciò, figlie, meditate. La preghiera deve essere una meditazione.

     Santa Tu, Fanciulla Purissima, che fosti colmata di Grazia dal Padre! Tu, tutta Santa, tutta Pura, che innamorasti un Dio, Maria, sei diventata la Sua Madre, la Sua Figlia, la Sua Sposa. Tuo Figlio era per Te anche Padre e Sposo. Quindi, chi è più potente di Te presso l’Altissimo, per ottenerci il perdono dei nostri peccati? Ecco, Madre tutta Santa e tutta Pura, che i Tuoi figli peccatori si rivolgono a Te, alla Pietosa, perché Tu preghi incessantemente per noi; perché Tu – Tu sola, con la Tua preghiera incessante, puoi ottenerci la Grazia della riconciliazione col nostro Dio, col Tuo Dio, col Tuo Figlio. E questa preghiera, Mamma, noi Te la rivolgiamo sin da adesso perché Tu preghi e ci assisti nell’ora estrema, nell’ora terribile della nostra morte, che è il passaggio dalla prigionia del corpo alla Vita che non muore, alla Vita che vivrà accanto a Te, accanto alla Mamma, al Padre, che sapranno ricompensare con la Loro gioia la vita vissuta e sofferta nell’esilio terreno”.

     Perciò, figlie, ora – voi nel pensiero e la Mamma con la Sua parola – vi ripeto l’Ave Maria, perché possiate meditarla e pregare, ripeterla sempre con la stessa imitazione, con lo stesso amore.

     Sarei contenta se in una sera ci fossero solamente dieci Ave Maria, ma queste dieci Ave Maria dovrebbero essere veramente un grido accorato alla Mamma, un grido meditato e sofferto, che vi unirà perfettamente al Cuore della Mamma.

     Ave – Maria, – piena – di grazia, – il Signore – è con Te, – Tu – sei benedetta fra le donne – e benedetto, – milioni di volte benedetto(2), è il frutto – del Tuo seno – Gesù, – Gesù! – Santa – Maria, – Madre – di – Dio, – prega, – prega per noi – o Mamma, prega – per i figli Tuoi – peccatori – adesso – e nell’ora – della nostra morte. – Amen”.


17 giugno 1989



Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1992.


(1) La Madre Santissima, prima del presente Messaggio, ha recitato a lungo il Santo Rosario con il gruppo attraverso la Portavoce.
(2) Espressione in precedenza usata nella preghiera da una consorella.

giovedì 22 agosto 2019

Figli, ce l’avete anche voi questa spada nel cuore?



     “Fa’, o Gesù, che la spada che trafisse il Cuore della Tua Santissima Madre Addolorata trafigga anche il nostro cuore per il dolore dei nostri peccati e per il dolore della perdita delle anime…”(1).

     Vorrei chiedere a tutti i Miei figli in preghiera (…): Figli Miei, ce l’avete anche voi questa spada nel cuore, per il pentimento dei vostri peccati e per il dolore delle anime che vanno perdute?

     Pochi sono quelli che hanno veramente questa spada nel cuore, pochi sono quelli che si dedicano veramente ad una vita di sacrificio e di penitenze, spinti dall’amore di salvare le anime.

     Essi non si danno pace. L’unico pensiero della loro mente è questo: io mi sto perdendo in chiacchiere e in questo momento quante anime vanno all’Inferno perché non sto pregando per loro!

     Figlie, la preghiera per le anime deve essere incessante: continuamente al lavoro, sia in casa sia fuori, sia che camminiate sia che scriviate, la vostra mente deve avere un unico pensiero: “Gesù, Maria, Vi amo; mi offro a Voi, salvate anime!”.

     Questa offerta, questo atto di carità, deve diventare un chiodo nella vostra mente, nel vostro cuore, che si dovrà togliere solamente in Paradiso, solamente quando il vostro compito, la vostra missione su questa Terra, sarà portato a termine.

     Notte e giorno, quando durante la notte vi svegliate un attimo, subito il vostro pensiero deve correre alle anime che in quel momento stanno precipitando nell’Inferno: e sono tante, continuamente!

     Gesù, Maria, mi offro a Voi! Per quel Sangue, per quelle Lacrime, salvate le anime che avete redento!”(2).

     Questa giaculatoria ci spinge a correre in aiuto delle anime. Ma se questo grido di aiuto non ci viene rivolto, Noi non possiamo muoverci, perché c’è sempre lui, c’è sempre l’accusatore che combatte senza sosta, che vi accusa senza sosta.

     Ecco perché la preghiera deve essere incessante, perché Gesù presenta al demonio le suppliche dei figli buoni e gli dice: “Iniquo serpente, ma non vedi che queste anime costano lacrime e dolore agli altri fratelli? Non vedi che, se questi fratelli non hanno capito il significato della loro vita, altri si stanno prodigando per salvarli? Sono queste preghiere che ti strappano questi figli Miei, che chiudono per essi le porte dell’Inferno”.

     Questa è la spada che dovrà essere conficcata nel vostro cuore, specialmente nella vostra preghiera: il vostro pensiero deve essere sempre alle anime da salvare.

     Santa Madre di Dio e Madre nostra, prega per noi ora – ora, che siamo nei pericoli, ora che devi difenderci dalle tentazioni del demonio, devi difenderci dalle sue insidie, devi difenderci dalla sua astuzia – e prega ancora e soprattutto nell’ora della nostra morte, quando egli ingaggerà l’ultima sua battaglia, per darci sfiducia, per darci paura, e per allontanarci dal nostro Dio. Allora, Mamma, usa tutta la Tua Potenza presso il Padre: prega, supplica incessantemente, fino a quando non ci avrai visti con Te nel Paradiso!”.

     Però, figlie, c’è un lamento. In tanti gruppi di preghiera ci sono figli che hanno iniziato con tanto fervore, con tanto amore, e poi cedono, cedono alle lusinghe, cedono purtroppo all’Ingannatore, si lasciano prendere dallo sconforto, dalla paura di un nulla – non posso dire di più, figlie Mie – però disertano, disertano, e i gruppi si impoveriscono e con essi la preghiera (…).

     Dite a tutti: “Sai, alle quattro noi siamo a fare compagnia a Gesù. Gesù è solo! Si prega tanto bene in quel silenzio, in quella pace! Gesù e Maria sono più vicini a noi, ci ascoltano meglio perché siamo pochi: i Loro sguardi sono tutti protesi su di noi, i Loro orecchi sono tutti attenti ad ascoltare le nostre preghiere, e la tua preghiera, la tua supplica, in quel silenzio, sarà meglio accetta e sarà meglio esaudita”.

     Figlie, la Mamma a questo vi invita: ad avere sempre la spada del dolore per le anime che vanno perdute. Dovete soffrire lo stesso dolore della Mamma. Altrimenti, che apostole siete se questo dolore non lo sentite e con facilità vi allontanate, disertate, rifiutate il sacrificio che vi è stato chiesto? Figlie Mie, a chi è stata data questa Grazia, e rifiuta questa preghiera, rifiuta questa Grazia, quanti anni in Purgatorio! Quell’amore che voi non sentite adesso per la Mamma – per la Mamma, che ve l’ha dato come a neonati: come a bambini piccolissimi vi ha messo questo dolore nei cuori e nella mente, ve lo ha trasmesso giorno dopo giorno – se siete rimasti sordi, se non lo avete capito, se lo avete volontariamente rifiutato, sarete responsabili per le anime che andranno all’Inferno, e la sentenza potrà essere terribile.

     Con fervore, con dolore, deve essere la vostra preghiera: amore ardente per Gesù, Maria e le anime, dolore immenso per le anime che Essi perdono e per le quali versano lacrime di sangue.

     La Mamma ha voluto richiamarvi su questo dolore perché lo abbiate sempre presente – incessantemente: notte e giorno – e soprattutto nella preghiera, nei vostri cuori.

     Questa sera la benedizione vi viene dalla Mamma Celeste con un Cuore trafitto da sette spade, ma la spada che ora maggiormente addolora, più di tutte le altre, il Suo Cuore è proprio la perdita delle anime.

     Questa spada è conficcata nel Cuore della Mamma e nel Cuore di Gesù e il Sangue che scorre, che fluisce da essa, è un fiume, figlie: è un fiume che nasce da una sorgente inestinguibile e che si asciugherà solamente quando il Regno di Dio sarà venuto sulla Terra.

     Pace e Dolore di Maria devono essere nei vostri cuori. Così sia.



Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1992.


1. Preghiera durante la recita della quale è pervenuto il Messaggio.
2. "Ho posto i miei piedi fermamente sul globo, perché il Padre e il Figlio vogliono presentarmi nel mondo in questo periodo come Corredentrice, Mediatrice e Avvocata" (31.05.1951). Parole pronunciate dalla Signora di tutti i popoli, durante le apparizioni di Amsterdam, che sono state approvate dalla Santa Chiesa. Maria fa vedere alla veggente Ida Peerdeman, tutto intorno al globo, il gregge che rappresenta tutti i popoli e tutte le razze della terra, aggiungendo che "non troveranno riposo fino a quando non [...] fisseranno lo sguardo sulla Croce, il centro di questo mondo" (31.05.1951). Nelle Apparizioni di Amsterdam (1945-1984) la Madonna chiede che venga promulgato il quinto dogma mariano, con il titolo di Signora di tutti i Popoli, quale Mediatrice, Avvocata e Corredentrice.

lunedì 19 agosto 2019

Ripercorrete la strada dell’Amore e della Croce



     Figlie mie, ho dato la Mia vita per salvare la vostra. La Mia vita ve l’ho data per darvi la Vita che è Vita eterna, e dovete conquistarla a tutti i costi.

     Voi avete lo spirito, e per questo spirito è morto un Dio.

     Il vostro corpo è solamente un tempio che deve custodire l’anima che Dio vi ha dato, ed Io vi ho insegnato che Dio vuole vivere in voi. Dio non vuole i templi fatti di pietre e di marmi, fatti dalla mano dell’uomo: Dio vuole vivere in voi, Dio vuole avere la Sua dimora nel tempio fatto dalle Sue mani e che Io ho lavato e purificato col Mio Sangue, rendendolo un altare purificato e prezioso.

     Solamente in questo modo Dio può tornare a fare la pace con gli uomini. OffriteGli il vostro corpo e la vostra anima.

     Figli, tornate all’amore! Non perseverate sul sentiero che state percorrendo e che vi porta alla rovina! Bisogna riprendere la strada dell’amore. Tutte le sciagure dell’umanità sono causate dalla perdita di amore degli uomini.

     Mancate di carità verso Dio, verso il prossimo, verso voi stessi. Sì, verso voi stessi: perché non amate la vostra anima e la uccidete con la mancanza di carità.

     Voi vi preoccupate tanto di un male del corpo che dura poco, ma non pensate ai tormenti dell’Inferno che dureranno per l’eternità.

     Ripercorrete la strada dell’amore e della croce, ritornate al vostro Dio, imitate il vostro Maestro nell’esempio, nelle preghiere, nel sacrificio. Nessun discepolo è superiore al Maestro.

     “Padre, nelle Tue mani affido il mio spirito”. Figli, anche voi avete lo spirito. Ripeto, rettifico: per il vostro spirito è morto un Dio! Ognuno di voi a Lui dovrà restituirlo puro e santo come Egli ve l’ha dato.

     Ripercorrete la strada dell’amore e del sacrificio! Senza l’amore e senza il sacrificio non si può camminare sotto la croce e non si può arrivare in Paradiso.

     Così sia.



Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1992.