Cari figli, con amore materno io vi prego: datemi le vostre mani, permettete che io vi guidi. Io, come Madre, desidero salvarvi dall’inquietudine, dalla disperazione e dall’esilio eterno. Mio Figlio, con la sua morte in croce, ha mostrato quanto vi ama, ha sacrificato se stesso per voi e per i vostri peccati. Non rifiutate il suo sacrificio e non rinnovate le sue sofferenze con i vostri peccati. Non chiudete a voi stessi la porta del Paradiso. Figli miei, non perdete tempo. Niente è più importante dell’unità in mio Figlio. Io vi aiuterò, perché il Padre Celeste mi manda affinché insieme possiamo mostrare la via della grazia e della salvezza a tutti coloro che non Lo conoscono. Non siate duri di cuore. Confidate in me ed adorate mio Figlio. Figli miei, non potete andare avanti senza pastori. Che ogni giorno siano nelle vostre preghiere. Vi ringrazio” (Messaggio a Mirjana del 2 maggio 2012).

Dice l’Eterno, il Signore dei Signori, l’Alfa e l’Omega: Io sto per tornare, o Chiese, quaggiù. Vegliate, dunque, perché non vi trovi senza l’olio dello Spirito. Io soffio. Con il Mio soffio manderò via coloro che non mi hanno voluto ascoltare e con un Soffio riempirò coloro che mi cercano (...). Ascoltate il Mio richiamo, la Mia Voce, poiché sono Io che parlo (...) per la vostra salvezza prima che Io venga e vi trovi impreparati. Io mando i Miei servi per prepararvi. Se voi non ascoltate, per certo morrete. Se i Miei servi non aprono la bocca e non parlano, Io, l’Eterno, ne terrò conto di peccato, di grande peccato a questi che sanno e non portano il Mio messaggio. Ma se i Miei santi profeti che Io mando parlano delle Mie parole che dico a tutte le Chiese della Terra, voi, popolo, sarete inescusabili davanti al Trono del Padre. Ascoltate o popolo: (...) Io sto per venire, e presto vengo a rapire la Mia Sposa (...) e voi che non mi volete ascoltare vedrete e capirete dopo che Io, l’Eterno, avrò operato con la Mia Chiesa. Ascoltate bene quello che dico. (...) Le rivelazioni che sono scritte nei libri che ho dato ai miei santi profeti si stanno adempiendo. O popoli voi tutti sulla Terra, questo è un messaggio da parte Mia, l’Eterno. Sono Io che vi parlo! (...) Molto presto vedrete le profezie che sono scritte in Apocalisse 12 e in Daniele 12. Io rapirò solo la Mia Sposa, prima la proteggerò come fa un padre che protegge i suoi figli, e poi la porterò con Me nella Mia splendida e santa Gerusalemme, dove voi, o popolo che non avete voluto ascoltare, non entrerete giammai. Io parlo attraverso i Miei santi profeti, e mando la Mia parola scritta e uscita dalla bocca dell’Eterno. Tu, figlia, parla. Se tu non parli, metterò questo sul tuo conto. Tutti i Miei profeti devono parlare. Voi, che ostacolate ciò che Io dico, e parlo e rivelo, prima che venga il giorno di grande calamità, ne darete conto all’Eterno (...)". (Da un Messaggio audio anonimo divulgato il 17.12.2018)

lunedì 13 novembre 2017

Padre, sii ancora paziente!



     Padre Santo, noi sappiamo che la Mano della Tua Giustizia è pronta per far cadere sulla Terra i castighi che gli uomini si sono meritati col peccato. Aspettiamo i castighi che ci siamo meritati per aver calpestato la Tua Legge, i Comandamenti, il Tuo Vangelo.

     Ci siamo allontanati dalla Casa del Padre e ci siamo smarriti in una foresta popolata di lupi feroci che ci assalgono da ogni parte, e non sappiamo più trovare la via d’uscita, la via che ci ridà la libertà, la salvezza.

     Padre, ci siamo dimenticati di Te, crediamo di essere autosufficienti, crediamo nel nostro nulla, crediamo nelle lusinghe del Maligno, che ci mostra gli idoli della carne, del denaro, del piacere, del potere, e abbiamo dimenticato il vero senso della nostra vita: amare e servire Te, per poi goderti nel Paradiso.

     Padre, con la Mamma Tua, con la Tua Dilettissima Figlia, con la Tua Perfettissima e Purissima Sposa, noi Ti offriamo ancora il Calice della Salvezza, noi Ti offriamo il Calice dove la Vergine Santa, Madre di Gesù e Madre nostra, ha raccolto il Sangue Divino del Suo Dilettissimo Figlio, che è anche il Tuo Unico Dilettissimo Figlio.

     Noi questo Calice Lo presentiamo a Te, perché Ti ricordi che per quel Sangue hai tanto sofferto, per quel Sangue è stata già placata la Tua Ira, che doveva giustiziare tutta l’umanità.

     Padre, quel Sangue è sempre vivo e palpitante. Quel Sangue il Figlio Tuo Lo effonde dalla Croce in tutti i Sacrifici Eucaristici e in ogni momento del giorno e della notte, ininterrottamente, su tutta la faccia della Terra, per lavare continuamente le colpe dei Suoi fratelli e dei figli Tuoi, e per placare il Tuo Dolore e la Tua Ira.

     Padre, noi, piccolo gruppo di seguaci ‒ piccolo in questa chiesa, ma grande, perché in questo momento noi siamo uniti in spirito a tutti i Tuoi seguaci che in questo momento sono in orazione nelle chiese, nelle case, nei conventi, per pregarti di salvare l’umanità ‒, Padre, noi sappiamo che solamente il Sangue del Tuo Figlio, che è il Sangue di un Dio, è il Tuo stesso Sangue, solamente questo Sangue può ancora fermare la Mano della Tua Giustizia e scatenare ancora la Tua Misericordia.

     Padre, i nostri fratelli sono nell’errore perché la colpa è nostra. Padre Buono, è nostra: perché non sappiamo lavorare nella Tua Vigna come solerti operai, perché essa dia buoni frutti per il Suo Padrone.

     È la nostra inerzia, la nostra scarsa fede che ci mette paura, che fa prevalere il rispetto umano e ci allontana dai Tuoi figli, quelli che soffrono, i malati di spirito, che hanno bisogno di chi porti ad essi la Tua Parola, il Tuo Amore, il Tuo perdono, la Tua misericordia.

     Padre, rendici forti, annulla il nostro orgoglio, il nostro egoismo, manda in noi la Forza, l’Amore, il Fuoco, la Sapienza dello Spirito Santo perché possiamo essere finalmente decisi e spinti ad avvicinare i fratelli che dobbiamo condurre a Te.

     Sì, Padre, se noi avremo ancora cura del nostro rispetto umano e non Ti porteremo per nostra colpa tanti fratelli, e allora, quando saremo innanzi a Te, per noi non ci sarà misericordia, ci sarà giustizia, perché Tu giustamente ci rimprovererai: “Dove sono, figlio, tu che hai avuto il dono della Fede, tu che hai avuto il dono della Luce e della Verità, i tuoi fratelli? Perché hai conservato per te questi doni, e non li hai spesi per il bene, per la salvezza dei tuoi fratelli? Perché non hai avvicinato quel fratello che aveva bisogno del tuo perdono, della tua parola?”.

      Padre, siamo peccatori, ma siamo figli Tuoi, siamo umani, siamo umani e come tali soggetti alle debolezze, alle cadute. Padre, col Tuo Amore, con la disponibilità che in questo momento mettiamo al Tuo santo servizio, Ti promettiamo di metterci al lavoro, di recuperare tutto quello che abbiamo perduto. Ci metteremo alla ricerca dei nostri fratelli, perché con questo amore noi Ti aiuteremo a salvare l’umanità, e a placare il Tuo Dolore e la Tua Giustizia.

     Padre, sii ancora paziente! Padre, guarda al Calvario, guarda al Figlio Tuo che geme e soffre gli spasimi della più barbara morte! Guarda la Tua Figlia prediletta, umile, languente, ai Piedi del Figlio Suo e del Figlio Tuo! E per quel Morente e per quella Trafitta, abbi ancora pazienza e pietà di noi, e noi ci impegneremo a portare il Tuo Amore e la Tua Parola nel mondo con la nostra attività e con la nostra preghiera, che diventerà più calorosa e più incessante per la nostra salvezza e per quella dei nostri fratelli.

     Padre Buono, benedici le nostre intenzioni e accetta il Calice della Salvezza che Ti offriamo ancora nel Cuore Immacolato di Maria, per Lei e in Lei, che Ti chiede costantemente di non darle altro dolore nel vedere che tanti figli Suoi vadano perduti per sempre e per i quali il Sangue del Suo Figlio è stato sparso invano.

     Gesù Si è sacrificato perché nella Tua Casa, nel Tuo Regno di Pace, ci sono i posti per tutti noi, ed Egli questi posti li ha conquistati per noi col Suo Sangue e con la Sua Croce.

     Padre, ascolta la Voce della Mamma che Ti prega per i Suoi figli cattivi, per noi implora perdono e pietà, e Tu non procurarle un altro stragrande Dolore, perché già troppo ha sofferto ai piedi della Croce, ha sofferto un dolore che è più grande del mondo, e non ha più diritto a soffrirne ancora.

     Padre, fiduciosi nella Tua Bontà e nella Tua Misericordia, Ti chiediamo perdono per noi e per tutta l’umanità.

     Così sia.





Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1993.

sabato 11 novembre 2017

Preghiera di riparazione eucaristica



     Gesù, noi non vogliamo essere Giuda, lo siamo già stati. Quanto volte Ti abbiamo tradito per un piacere della carne, per un peccato di gola: per la carne, abbiamo tradito un Dio.


     Ed ora che Ti abbiamo ritrovato non vogliamo più tradirti. Veniamo a Te con le lacrime agli occhi, come Pietro quando, dopo averti rinnegato tre volte, pianse lacrime amare. E anche noi, Gesù, con le nostre lacrime, Ti diciamo: “Perdono!”.

     Vogliamo esserti servi fedeli sulla Terra fino al momento in cui anche noi ci stenderemo sulla nostra croce per renderti la nostra vita e la nostra morte per la Tua Gloria.

     Gesù, anche noi non sappiamo vegliare con Te, ma se Tu ci vuoi, con la Tua Grazia divina Tu ci chiami. Dacci la forza, dacci la volontà di essere qui a vegliare con Te, a consolarti in quest’ora in cui sei abbandonato nelle chiese già chiuse.

     Vogliamo essere i Tuoi consolatori, Gesù. Dacci, dacci la volontà e l’amore di esserti sempre qui vicini. Io sono felice di essere qui, di esserti accanto con le mie sofferenze fisiche e morali, perché questa veglia sia più proficua per la conversione dei peccatori, perché sia più fruttuosa a calmare i Tuoi Dolori.

     Gesù, Ti proponiamo tutti, questa sera, di esserti sempre accanto nella Tua ora del Getsemani, perché il Tuo Getsemani non si limita solamente alla sera del giovedì: il Tuo Getsemani si perpetua nel Tabernacolo Eucaristico, perché in quella Prigionia d’Amore Tu soffri ancora nello Spirito e nella Carne il tradimento, l’abbandono, l’indifferenza, i sacrilegi, le profanazioni dei Tuoi figli, delle Tue creature per le quali inutilmente continui a soffrire anche oggi, perché essi sono accecati dalle lusinghe del demonio, dalle lusinghe della ricchezza, della superbia, dell’orgoglio, del potere, e allora essi seguono il loro duce che li trascina alla perdizione eterna.

     Per loro, o Gesù, vogliamo riparare e consolarti, e vogliamo essere noi le adoratrici delle Ostie abbandonate, le adoratrici delle Ostie profanate. Vogliamo riparare per tutte le offese che Ti vengono rivolte nel Santissimo Tabernacolo d’Amore.

     Gesù, col Tuo aiuto, con la Tua santa Grazia, sapremo esserti vicino.

     Così sia.








Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1993.

venerdì 10 novembre 2017

Misteri dolorosi



II.

     Gesù, la lussuria che si dilata nel mondo continua ancora a flagellare il Tuo Corpo Purissimo, Innocente, Santissimo, perché Tu con le sofferenze della carne devi espiare i peccati che gli uomini commettono con il proprio corpo.

     Noi vogliamo consolarti, Gesù, vogliamo consolarti offrendoti la purezza dei nostri sentimenti, dei nostri pensieri. Vogliamo essere anche noi come Giovanni, i consolatori della Tua Santissima Mamma.

     Anche noi Ti abbiamo frustato, anche noi abbiamo dato dolore alla Tua e alla nostra Santissima Madre. Ma ora, come Giovanni, vogliamo rivolgerle parole di compassione, parole di amore, per alleggerire il dolore del Suo Cuore.

     Sì, Vergine Santa, vogliamo esserti accanto nella Tua Via Crucis, vogliamo essere accanto a Te sotto il Tuo Manto, come tanti bambini che vedono la Mamma Addolorata e con Lei piangono il Suo Dolore e attendono che questo Dolore termini, per trasformarsi in gioia per Lei e per tutti.

     Mamma cara, purificaci con le Tue Lacrime e col Tuo Amore, e col Tuo coraggio sostienici nel cammino difficile della nostra vita, perché solamente sostenuti dalla Tua Grazia potremo salvare la nostra vita e quella dei nostri fratelli che non sanno quello che fanno, e per Te e con Te e in Te diciamo al Padre:

Padre, perdona! Padre, sono i Tuoi figli! Sono solamente accecati dalle lusinghe del Tuo Nemico: lascia cadere il velo delle tenebre davanti ai loro occhi ed essi potranno vedere la Luce e la Verità”.

     Così sia.


III.

     Gesù, perdona i nostri peccati di pensiero. È proprio per cancellare i nostri pensieri di superbia, di orgoglio, di risentimento, che Tu porti la dolorosissima corona di spine sulla fronte.

     Quanto è diverso dal Tuo il nostro comportamento!

     Tu, agli schiaffi, agli sputi, agli insulti, ai lazzi, alle risate feroci dei Tuoi nemici con tanta mansuetudine sopporti e taci, perché sai che quelle sofferenze devono salvare le Tue creature, le creature plasmate dalla Mano divina del Tuo Santissimo Genitore, al quale devono ritornare purificate dal Tuo Sangue, così come Egli le ha create.

     E noi ad un semplice urto, ad una semplice parola che non è secondo il nostro gradimento, noi diventiamo irascibili, offendiamo, e magari, pur di difenderci, pur di essere superiori, inventiamo anche calunnie e bugie, danneggiando così la nostra anima e uccidendo l’anima e il corpo dei nostri fratelli, delle Tue creature, perché con la calunnia, con la bugia, con la falsa testimonianza, noi priviamo quella creatura della sua dignità, del suo privilegio di creatura di Dio e moralmente la uccidiamo, e questa morte è peggiore della morte corporale, perché le stigmate del cuore sono più dolorose delle stigmate del corpo, e noi, quando non sappiamo tacere, quando non sappiamo imitarti con la corona di spine, noi ci ribelliamo a Dio e uccidiamo i nostri fratelli.

     O Gesù, fa’ che questa visione di Te, umiliato e beffeggiato, ci sostenga a sopportare sul Tuo esempio tutte le contrarietà della vita, e questo lo vogliamo ottenere col sostentamento e con la Grazia della Tua Santissima Madre, perché con Lei solamente noi possiamo essere al Tuo seguito sulla via della Croce e del Calvario. 

     Così sia.


IV.

     Gesù, ancora oggi sei sotto la Croce dei nostri peccati, e oggi peggio di allora nessuno ha pietà di Te, nessuno si cura del Tuo Dolore, delle Tue sofferenze, nessuno vede e sente i Dolori della Tua Santissima Mamma, che Ti segue e muore ogni volta che Ti vede cadere sotto la Croce.

     Diciamo “nessuno”, Gesù, perché sono pochi, sono pochi i Tuoi seguaci. Come allora solamente il Cireneo e le pie donne Ti hanno dato un misero sollievo, così anche oggi pochi sono, pochi siamo i seguaci disposti a servirti, disposti ad aiutarti a portare la Croce.

     Per il Tuo Amore, Gesù, per sollevare il peso della Tua Croce, per sollevare il Dolore della Mamma Celeste, noi oggi Ti diciamo:

O Gesù, accettiamo e Ti offriamo le piccole croci che ogni giorno ci mandi per essere al Tuo seguito sulla strada dell’amore e della sofferenza, che dovrà aprire il Cielo a noi e ai nostri fratelli. Accettiamo volentieri, con serenità, senza insofferenze, senza maledire, accettiamo quelle piccole croci che ogni giorno ci vengono dalle fatiche quotidiane, dalle incomprensioni, dalle delusioni, dall’abbandono di persone care, di amici che abbiamo tanto beneficato ed in compenso ne riceviamo offese, tradimenti e abbandono. Per il Tuo Amore, Gesù, accettiamo e Ti offriamo le nostre piccole croci per essere piccoli redentori, per salvare le anime dei nostri fratelli”.

     Così sia.


V.

     Gesù, con le Tue atroci sofferenze sulla Croce, con la Tua barbara morte, hai salvato l’umanità, col Tuo Sangue, e hai reso gloria al Padre Tuo nei Cieli.

     Anche noi, in questo momento, offriamo all’Eterno Padre, nel Cuore Immacolato di Maria nostra Madre, la nostra vita, la nostra morte con tutte le malattie e le sofferenze che l’accompagneranno, sul Tuo esempio, Gesù, in espiazione dei nostri peccati e di quelli dell’intera umanità, e a gloria del Divin Padre.

     E Tu, Maria, Madre nostra cara, come hai assistito il Figlio Tuo ai piedi della Croce, assisti anche tutti i figli Tuoi che sono ancora sulla Terra, assistici tutti nell’ora della nostra agonia, e consegna la nostra anima al Trono dell’Altissimo. Sostienici in quell’ora suprema con la Tua forza, con la Tua presenza, col Tuo Amore, e spiri nelle Tue braccia il nostro spirito.

     Così sia.



Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1993.

giovedì 9 novembre 2017

Desidero che anche voi vi uniate a questo gruppo




     Quanto è dolce, figli Miei, vedermi attorniata da figli devoti! Quanto Mi consola questo vostro raccoglimento!

     In un’ora in cui voi abbandonate il caldo, la comodità della vostra casa e venite qui, spinti da un amore, da una fede, da una Presenza, dalla convinzione che Gesù e Maria sono presenti in mezzo a voi, e voi volete sentire il calore, la protezione di questa Presenza reale, di questo Amore che si sprigiona da quel piccolo strumento metallico, il Tabernacolo, dove Io e il Figlio Mio siamo prigionieri, e voi venite, venite a prendere questo Amore che si sprigiona e conquista i vostri cuori!

     Sì, figli Miei, ho detto al Padre spirituale che sono soddisfatta di questo gruppo, di questa fedeltà alla preghiera e all’amore verso il Divin Cuore di Gesù e la Sua dilettissima Mamma (…).

     Ed ora, figli Miei, esprimo a voi un altro desiderio che voi certamente esaudirete. La Mamma quando chiede non obbliga. La Mamma vi esprime un desiderio, e poi vi lascia liberi nella scelta.

     Ho voluto a Latina un piccolissimo gruppo di apostole del Cuore Addolorato di Maria. Si è formato un piccolo Ordine Religioso laico che medita i Dolori di Maria, la Passione del Suo Figlio, e prega per riparare e per consolare questi Cuori così trafitti, così distrutti dai peccati.

     Desidero che anche voi vi uniate a questo gruppo: che anche voi, sotto la guida del Parroco, del Padre spirituale delle apostole del Cuore Addolorato di Maria, vi consacriate anche voi quali apostole del Cuore Addolorato della Mamma Celeste.

     “Apostole” vuol dire pregare con più insistenza, avere sempre il pensiero rivolto alle sofferenze di Gesù e di Maria lungo la strada del Calvario, ai piedi della Croce, e anche alle sofferenze del Tabernacolo.

     Sono certa che molte di voi faranno questa Consacrazione. Vi voglio Mie apostole: apostole nel difendere una Mamma Addolorata, una Mamma che cerca nei figli buoni la consolazione e l’aiuto per ritrovare i figli perduti. E in Cielo, e in Cielo questa Madre Addolorata voi La troverete ad aspettarvi nella potenza della Sua gloria, che darà a voi la Sua stessa gloria, perché sulla Terra avete saputo degnamente partecipare ai Suoi Dolori e lottare per la Sua Vittoria.

     La Mamma vi benedice con tutto l’Amore della Sua Divina Maternità.

     Così sia.



 Durante l'adorazione notturna, in una chiesa dove si prega dalle ore 20:30 alle ore 24:00 tutti i giovedì.


Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1993.

mercoledì 8 novembre 2017

Figli che vi dite cattolici, vi esorto a formare una crociata



     “… per rinnovare il Sacrificio della Croce sull’altare fino alla fine del mondo”.

     Voglio invitarvi, figli, a riflettere su questa preghiera, su questo Mistero Eucaristico.

     Gesù, in questo momento, mentre voi pregate qui uniti, avvinti da un’unica fede, da un unico amore, quello di consolare il Cuore Eucaristico del vostro Dio, Io, Gesù, mi sto immolando ancora sulla Croce su tantissimi altari su tutta la faccia della Terra.

     Sono sempre crocifisso. Il Mio Sangue fluisce continuamente dalla Croce per lavare le vostre colpe.

     Ma, figli, quanto è dura la crocifissione di questo secolo! Quanti insulti! Insulti, profanazioni, scherni, rinnegamenti. E poi, e poi è questo, è dolorosissimo dirvi che questo è il tempo dell’Anticristo, è il tempo in cui si combatte strenuamente il Cristo, non solo col tradimento, col rinnegamento, ma mettendone in risalto la profanazione, lo scandalo della Sua figura.

     Gesù, Gesù proiettato nelle sale cinematografiche come peccatore: non quale peccatore per essersi assunto su di Sé i peccati dell’umanità e cancellarli col Suo Sangue per placare la Giustizia del Padre, ma presentato sugli schermi come un uomo qualsiasi della Terra, infangato, sporcato di peccato.

     E questa è l’offesa più grande che si poteva fare al Dio puro, Innocente, tre volte Santo.

     Figli che vi dite cattolici e apostolici romani, cristiani fedeli al Papa e alla Chiesa, vi esorto a formare una crociata: una crociata che scenda in battaglia per difendere il Dio Giusto, il Dio Santo, il Dio Creatore, il Dio Misericordioso.

     È ora che ognuno di voi e che ogni cristiano che si ritenga tale metta in funzione la sua favella: che la favella dell’uomo serva non più a bestemmiare, non più a maledire il proprio fratello, ma serva a difendere il proprio Dio, serva a difendere la propria Mamma Celeste.

     Organizzatevi in preghiera e in attività per ostacolare l’avanzata e la profanazione di questo film osceno (1) che tra poco sarà proiettato nella vostra città: scrivete, sottoscrivete, fate arrivare alle Autorità della vostra città un appello accorato perché Satana non trionfi in Latina, perché la proiezione di questo film non sconvolga altre idee che sono già sconvolte e già disordinate dal male che si è propagato nella vostra città.

     Chiedo difensori, chiedo preghiera riparatrice. Ci vuole un apostolato attivo e, se quel giorno stabilito il film sarà proiettato, accettate l’idea delle vostre consorelle qui presenti, che hanno deciso di recitare il Rosario davanti al cinema fino a quando la pellicola non sarà stata tutta proiettata. E così, mentre da una parte arrivano offese, spine al Mio Cuore, dall’altra parte ci saranno i Miei seguaci, i Miei consolatori che toglieranno immediatamente le spine che faranno sanguinare il Mio Cuore.

     Desidero, figli, che il tormento del Mio Spirito per il rinnegamento, per il disconoscimento di tante Mie creature penetri nei vostri cuori; che il Mio tormento sia il vostro tormento, che non vi dia pace il pensiero che mentre voi siete nelle vostre case, sereni oppure tormentati anche voi dall’assillo, dalle persecuzioni, dalle incomprensioni che la vita quotidiana vi offre, desidero che voi vi uniate in spirito di preghiera, di sofferenza, a Gesù che continuamente soffre, continuamente Si immola sugli altari per la vostra salvezza.

     Vi ringrazio: vi ringrazio perché siete già un bel numero. In questo momento tante chiese, tutte le chiese della vostra città, a eccezione di qualcuna, sono deserte; ed Io sono solo con la Mia Madre Santissima ad attendere, ad aspettare che qualcuno si ricordi di Noi e venga a portarci il suo amore, la sua preghiera, la sua riparazione per i suoi peccati e per quelli degli altri fratelli.

     Vi invito ad essere fedeli, possibilmente anche tutti i giorni.

     Voi non potete comprendere quanta consolazione e quanta riparazione ottiene questo vostro sacrificio e questa vostra preghiera in unione a Gesù e a Maria realmente presenti in mezzo a voi. E poi, in Paradiso, quando Mi incontrerete, riceverete la Mia ricompensa.

     Mi accontento di poco: Mi accontento della vostra buona volontà di perfezionarvi e di amarMi sempre di più.

     Voglio che la Mia benedizione e quella della Santissima Madre Mia scenda in questo momento su tutti voi, su tutti i vostri cari, su tutte le anime di questa comunità che voi state rappresentando: essi spiritualmente per mezzo vostro sono qui ai Miei piedi, e questa chiesa è piena, è piena di tutte le anime di questa parrocchia, per voi, per la vostra presenza, per i vostri cuori che devono implorare amore e perdono per tutte loro. E la mia benedizione e quella della Mamma scendono sopra di voi: nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo.

     Lo Spirito Santo scende in questo momento su di voi, illumina le vostre menti, apre i vostri cuori e vi dona la Sua Luce, la Sua Verità, la Sua Santità, che non dovrete più perdere.

     La pace sia con voi. Così sia.



Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1993.


(1) Si tratta del film di Martin Scorsese su Gesù di Nazareth, L’ultima tentazione di Cristo.