“Ave Maria, benedetta Tu fra tutte le
donne!”. Questo è il saluto con cui ti ha accolto la cugina Elisabetta, quando
Tu sei entrata nella sua casa portando con Te Gesù nel Tuo grembo. E irradiasti
nella casa della Tua cugina la gioia più pura, tanto che il bambino, pieno di
gioia, le sussultò in grembo ed ella, ispirata dallo Spirito Santo, ti proclamò
beata per tutte le generazioni. E Tu rendesti grazie a Dio col Tuo Magnificat, con l’inno che ti ispirò il
Tuo Sposo, che ormai aveva preso possesso del Tuo Cuore.
“L’anima mia magnifica il Signore, perché
ha guardato l’umiltà della Sua Serva e d’ora in poi tutte le generazioni mi
chiameranno beata!”.
Mamma cara, dolcissima, Mamma nostra,
anche noi facciamo parte della generazione posteriore, ma anche noi ti
proclamiamo beata e anche noi rendiamo grazie all’Eterno Padre per aver scelto
come Madre dei cristiani, come Madre dei cristiani peccatori, come Mamma, la
più dolce, la più bella, la più soave, la più pura, la più umile, la più santa
di tutte le creature che sono uscite dalle mani della Sua Creazione.
Quando Lucifero peccò di superbia
ribellandosi e disobbedendo al Creatore, gli Angeli buoni restarono atterriti,
terrorizzati, perché essi avevano ignorato che gli Angeli potessero ribellarsi
al loro Creatore.
Ma, in quello sbigottimento, il Padre ebbe
subito l’idea di creare Te, l’Umile, la Pura, l’Innocente, la Forte che avrebbe
schiacciato la testa al superbo, all’iniquo serpente che vuole rovinare
l’umanità.
Immediatamente, la figura di questa Donna
tutta pura e tutta santa Dio Padre la prospettò agli Angeli ed essi se ne
rallegrarono e dimenticarono l’offesa che Lucifero e i suoi seguaci avevano
fatto al Dio Potente, Misericordioso, Onnipotente.
Cielo e Terra aspettavano la Creatura che
avrebbe dovuto capovolgere le sorti dell’umanità.
Padre, oggi più che mai vogliamo renderti
grazie, gloria, lode, adorazione, onore e benedizione per aver mandato nel mondo
la Vergine Maria a salvarci dal precipizio dell’Inferno, per averci dato la
Condottiera che allontana il Maligno dai Suoi figli, che li difende con tutto
il Suo Amore, che li difende con tutto il Suo Dolore.
Grazie, grazie e benedizione a Te, o Padre,
per averci dato questa Vergine che sin dal primo momento che il Verbo si era
incarnato nel Suo Seno, ispirata di Spirito Santo, capì che la Sua missione era
quella di salvare l’umanità insieme con il Figlio. Aveva capito che il Figlio
che Tu le avevi donato non era Suo: era del mondo, era venuto per sacrificarsi,
per salvare il mondo, e Lei doveva esserne Corredentrice, perché doveva
crescere e soffrire con questo Figlio, e con Lui morire spiritualmente ai piedi
della Croce per salvare tutti noi, figli ingrati verso di Te, Padre, verso il
Figlio Tuo e verso di Lei.
La nostra Mamma adorata fu per questo che
Lei, con Gesù nel seno, piena di carità, incominciò a soccorrere la cugina
Elisabetta, incominciò la Sua missione di carità. E da quel momento, da quel
viaggio che ha fatto per le valli di Giuda per recarsi dalla cugina Elisabetta,
la Mamma non ha fermato più i Suoi passi per rendersi utile alla salvezza
dell’umanità.
Sulla Terra ha lavorato e sofferto nel
nascondimento della Sua casa a Nazareth, in Cielo incessantemente non fa che
pensare ai Suoi figli.
Lei ha avuto questa missione: schiacciare
la testa al Ribellatore. Deve vincere l’umiltà, la bontà, l’amore, contro la
superbia, contro l’odio, contro il delitto. E sta conducendo abbastanza bene la
Sua battaglia e si sta mostrando obbedientissima alla Volontà del Padre, sulla
Terra come in Cielo.
Padre, grazie! Grazie perché ci hai dato
una vita. Grazie perché ci hai dato un Figlio che per noi si è sacrificato,
così torturato sulla Croce. Grazie perché tra i tanti doni altrettanto bello
come quello del Tuo Figlio è stato il dono della Mamma!
“Mamma”: il nome più bello! Qualunque
figlio, nel mare burrascoso della vita, nella solitudine, nell’abbandono, nel
tradimento, nello sconforto, chiama “Mamma!”. E il cuore si apre alla speranza,
il cuore si apre alla certezza che questa Mamma, la più dolce, la più tenera
delle mamme, non resterà sorda al grido di aiuto che Le si rivolge e questa
Mamma sulle Sue braccia ci porterà nel porto sicuro del Paradiso, davanti al
Tuo Trono Altissimo.
Padre infinitamente buono, infinitamente
santo, gloria, adorazione e benedizione a Te per tutti i secoli dei secoli per
la Mamma che ci hai donato, per la Mamma che sa ottenere per i Suoi figli
cattivi il perdono del Padre, per la Mamma che è pronta ancora a fare qualunque
sacrificio, qualunque cosa al Padre piacerà domandarle per la salvezza dei Suoi
figli.
E grazie e lode e gloria e onnipotenza a
Te, o Mamma cara! Insieme con la cugina Elisabetta ti proclamiamo beata,
benedetta Tu fra tutte le donne, che sei stata scelta per Madre di Dio e per
Madre dell’umanità!
Aggrappati a Te, noi ci sentiamo sicuri.
Aggrappati a Te, anche se Tu fossi all’Inferno, l’Inferno non ci spaventerebbe,
perché il Tuo Amore, la Tua pietà, la Tua Misericordia hanno la potenza di
sconfiggere tutti i mali per dare pace, gioia, sicurezza nei nostri cuori.
Sii benedetta, o Madre, ora e sempre, per
tutta l’eternità!
Così sia.