Cari figli, con amore materno io vi prego: datemi le vostre mani, permettete che io vi guidi. Io, come Madre, desidero salvarvi dall’inquietudine, dalla disperazione e dall’esilio eterno. Mio Figlio, con la sua morte in croce, ha mostrato quanto vi ama, ha sacrificato se stesso per voi e per i vostri peccati. Non rifiutate il suo sacrificio e non rinnovate le sue sofferenze con i vostri peccati. Non chiudete a voi stessi la porta del Paradiso. Figli miei, non perdete tempo. Niente è più importante dell’unità in mio Figlio. Io vi aiuterò, perché il Padre Celeste mi manda affinché insieme possiamo mostrare la via della grazia e della salvezza a tutti coloro che non Lo conoscono. Non siate duri di cuore. Confidate in me ed adorate mio Figlio. Figli miei, non potete andare avanti senza pastori. Che ogni giorno siano nelle vostre preghiere. Vi ringrazio” (Messaggio a Mirjana del 2 maggio 2012).

Dice l’Eterno, il Signore dei Signori, l’Alfa e l’Omega: Io sto per tornare, o Chiese, quaggiù. Vegliate, dunque, perché non vi trovi senza l’olio dello Spirito. Io soffio. Con il Mio soffio manderò via coloro che non mi hanno voluto ascoltare e con un Soffio riempirò coloro che mi cercano (...). Ascoltate il Mio richiamo, la Mia Voce, poiché sono Io che parlo (...) per la vostra salvezza prima che Io venga e vi trovi impreparati. Io mando i Miei servi per prepararvi. Se voi non ascoltate, per certo morrete. Se i Miei servi non aprono la bocca e non parlano, Io, l’Eterno, ne terrò conto di peccato, di grande peccato a questi che sanno e non portano il Mio messaggio. Ma se i Miei santi profeti che Io mando parlano delle Mie parole che dico a tutte le Chiese della Terra, voi, popolo, sarete inescusabili davanti al Trono del Padre. Ascoltate o popolo: (...) Io sto per venire, e presto vengo a rapire la Mia Sposa (...) e voi che non mi volete ascoltare vedrete e capirete dopo che Io, l’Eterno, avrò operato con la Mia Chiesa. Ascoltate bene quello che dico. (...) Le rivelazioni che sono scritte nei libri che ho dato ai miei santi profeti si stanno adempiendo. O popoli voi tutti sulla Terra, questo è un messaggio da parte Mia, l’Eterno. Sono Io che vi parlo! (...) Molto presto vedrete le profezie che sono scritte in Apocalisse 12 e in Daniele 12. Io rapirò solo la Mia Sposa, prima la proteggerò come fa un padre che protegge i suoi figli, e poi la porterò con Me nella Mia splendida e santa Gerusalemme, dove voi, o popolo che non avete voluto ascoltare, non entrerete giammai. Io parlo attraverso i Miei santi profeti, e mando la Mia parola scritta e uscita dalla bocca dell’Eterno. Tu, figlia, parla. Se tu non parli, metterò questo sul tuo conto. Tutti i Miei profeti devono parlare. Voi, che ostacolate ciò che Io dico, e parlo e rivelo, prima che venga il giorno di grande calamità, ne darete conto all’Eterno (...)". (Da un Messaggio audio anonimo divulgato il 17.12.2018)

venerdì 30 dicembre 2011

Il Volto Santo del mio Gesù




Figlie mie, come non poter ascoltare la vostra domanda, se mi chiedete di parlarvi del mio Gesù e del Suo Volto Santo, sfigurato dai peccati degli uomini?

È una cosa che mi rattrista tanto il cuore parlarne, ricordarmi il Volto Santo del mio Gesù, vederlo – mentre ve lo presento – ancora così sfigurato, quel Volto stupendo, il più bello tra i volti degli uomini che mai siano stati sulla Terra: il Volto purissimo, bellissimo, del mio dilettissimo Cuore e del vostro Salvatore.

Oh!... Quale immenso dolore provò questa Madre umilissima, impotente, nel vedere quel Volto coperto di polvere, di sputi, di sangue che gli velava gli occhi e gli impediva di fissare lo stesso sguardo della Mamma Sua per attingervi conforto! Quanto dolore!

Io stentavo a credere che quel Volto appartenesse al Figlio mio: un volto deturpato – ieri come oggi – dagli innumerevoli peccati.

I peccati che maggiormente sfigurano il Suo Volto sono le bestemmie, la moda scandalosa, il denudamento delle persone trasmesso dalla televisione e divulgato così scandalosamente in tutto il mondo, la sessualità: questi i peccati orrendi che ancora oggi coprono di fango il Volto stupendo del mio Dio, del vostro Dio.

Siate tante Veronica, sempre pronte ad asciugare, a tergere quel Volto col lino candidissimo della vostra purezza e della vostra preghiera, rivolta al Signore sempre più purificata, senza traccia di peccato: e quel lino reso così limpido, rinfrescante, tergerà, tergerà il Volto di Gesù. Con la vostra riparazione, riuscirete a togliere dal Suo Volto Santo quelle lordure che lo fanno tanto soffrire e lo trasfigurano.

Pregate, pregate!

Accostatevi sempre più spesso ai Sacramenti, alla Confessione: anche un semplice consiglio del confessore renderà più pulita, più candida la vostra anima; e la sua benedizione vi permetterà di accostarvi sempre meno indegnamente a ricevere quel Corpo Santo, quel Corpo che viene ricevuto in tantissime persone in maniera sacrilega.

Le vostre preghiere in riparazione dei sacrilegi eucaristici tergeranno sempre di più il Volto Santo di Gesù dalla polvere, dagli sputi, dal sangue che il Maligno gli versa ancora addosso per mezzo delle opere dei suoi seguaci.

Offritelo all’Eterno Padre, quel Volto Santo, quando volete ottenere grazie per la conversione dei peccatori e per riparare anche alle bestemmie degli uomini:

Eterno Padre, guarda il Volto Santo del Tuo Figlio, sfigurato, reso ignominioso dai peccati degli uomini, e per il Suo santissimo silenzio, per la Sua santissima ubbidienza alla Tua Santissima Volontà, per la Sua mansuetudine eccessiva, dell’Agnello che va al macello per salvare l’umanità, abbi pietà di coloro che Ti insultano attraverso il Figlio Tuo. Guarda il Suo Volto Santo, reso così per la nostra salvezza, reso così per pagare i peccati dell’umanità, e salvaci, salvaci Dio, Padre Onnipotente, per le sofferenze atroci del Tuo Figlio Gesù, ma in particolare per il Suo Volto Santo.

Figlie, figlie, il vostro desiderio è stato esaudito, perché insieme a Me possiate contemplarlo, piangere con Me sulle Sue sofferenze.

E, con Me, facciamo insieme il cammino: seguiamolo, seguiamolo con la croce, seguiamolo con le umiliazioni, seguiamolo con tutte le prove avverse che il mondo ci offre. Saremo la Sua consolazione ed Egli sarà la nostra futura gloria.

Grazie, figlie mie, per avermi chiesto di parlarvi ancora del Volto Santo di Gesù. Vi chiedo di unire alle vostre immagini anche il quadro del Volto Santo, perché possiate imprimervelo bene nella vostra mente e nel vostro cuore per poterlo consolare.

La pace sia nei vostri cuori e la presenza di Maria sempre accanto a voi: in ogni momento del giorno e della notte, la Mamma non vi abbandona. Pace! Pace! Pace!

Amen.




Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1992.





venerdì 18 novembre 2011

Ricordatevi sempre di questo immenso dolore






 Figlie mie, state meditando questo immenso dolore della vostra Mamma, che vi ha partorito proprio sul Calvario, nel travaglio della Croce.

La Mamma non ha conosciuto il travaglio del parto, perché era senza la colpa del peccato originale; ma ha conosciuto l’immenso travaglio della Croce, dalla quale sono scaturiti i figli di tutta l’umanità: quella di ieri, quella di oggi, quella di sempre.

Ricordatevi sempre di questo immenso dolore ai piedi della Croce, così potete consolarmi ancora.

La Mamma vi dà la pace, vi lascia la pace nei vostri cuori, nelle vostre famiglie: la pace regni tra voi e vi renda tutti disponibili ad aiutarvi l’uno con l’altro.





Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1992.

mercoledì 16 novembre 2011

Padre, abbiamo bisogno di tanti e santi sacerdoti






     Padre Santo, se Tu vuoi che sulla Terra siamo aiutate a fare sempre la Tua Santissima Volontà, ottienici tanti e santi sacerdoti, che ci guidino sulla via della Verità, della Scienza eterna, dell'umiltà, perché le nostre menti siano continuamente illuminate dai santi sacerdoti a compiere la Tua Santissima Volontà.

        Padre Santo, se Tu vuoi che i nostri peccati siano rimessi e che siamo invitate a fare penitenza per averti offeso, ottienici tanti e santi sacerdoti.

   Padre, perché possa continuare sulla Terra fino alla fine del mondo la celebrazione, il Memoriale della Tua Passione e della Tua Croce, abbiamo bisogno di tanti e santi sacerdoti.

       Padre, abbiamo bisogno di tanti e santi sacerdoti che ci diano il Tuo Pane, il Pane eucaristico, il Pane della salvezza eterna.

     Padre, perché venga presto il Tuo Regno sulla Terra, abbiamo bisogno di chi continui a parlare per Te, ad evangelizzare per Te, a dare la pace nei nostri cuori sconvolti, turbati dalle insidie del Maligno.

     Padre, per tutto questo, per l'Avvento del Tuo Regno, manda sulla Terra tanti e santi sacerdoti.







Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1992.

martedì 15 novembre 2011

Padre, ascolta la voce della Vergine!




     La Vergine Maria, che è accanto a Gesù nel Getsemani, dove Egli – il Figlio suo dilettissimo – suda continuamente in abbondanza il Suo Sangue purissimo e divinissimo, la Mamma accanto a Lui col suo velo verginale raccoglie tutte quelle stille di sangue, generate da un immenso dolore che attanaglia il Suo Cuore fino a farlo morire di spasimo prima di arrivare sulla Croce (se questa non fosse stata la Volontà di Dio, Gesù sarebbe morto schiacciato dall’angoscia di quell’immenso dolore), la Vergine raccoglie tutte quelle stille di Sangue, le versa nel Calice della salvezza, lo offre continuamente al Padre.

    Padre, il Tuo Figlio non ha smesso di agonizzare e di sanguinare per la Redenzione del mondo. La Sua Redenzione deve ancora completarsi: fino a quando tutti i Suoi fratelli, tutti i Tuoi figli che Egli ha riscattato col prezzo della Croce non avranno fatto ritorno alla Casa del Padre, Egli continua ancora a versare il Suo Sangue.

     Padre, minuto per minuto, momento per momento, la Mamma, la Sua Addoloratissima Mamma, che insieme a Lui versa lacrime di Sangue, la Mamma Ti supplica di accettare questo Calice della salvezza, di aspirare il profumo del Sangue di un Dio che continuamente si versa per lavare, per purificare le ferite delle anime riscattate dal peccato.

     Sono i figli traviati, sono i figli che per le loro debolezze umane non sanno resistere al tentatore, al Tuo nemico.

     Ma di fronte a questo Sangue che Tu, Padre, farai cadere sulla Terra come pioggia di redenzione, come pioggia salvifica, il tentatore, il ribellatore deve ritirarsi sconfitto.

     Padre, è la Tua Figlia, è la Tua Madre, è la Tua dilettissima Sposa che Ti offre il Sangue del Figlio Tuo e del Figlio suo, perché Tu lo riversi sul mondo per purificare ancora con questo Sangue le anime dei peccatori sulla Terra e le anime purganti, anch’esse penanti e bisognose della Tua Misericordia.

     Padre, se non Ti sanno pregare i miei figli perché distratti dalle vicissitudini del mondo, sono io, la Madre Addolorata del Tuo Figlio e degli altri miei figli, che Ti supplico di usare ancora il Calice della salvezza che Ti offro, perché tutti i figli siano salvati per questo Sangue che a Te è stato tanto caro, che a Te come a me ha procurato un immenso, un vastissimo, indescrivibile dolore.

     Padre, per questo Sangue, per il Sangue di un Dio umanato, ferma la Mano della Tua Giustizia! Padre, perdona! Padre, usa la Potenza della Tua Misericordia!

     Sono peccatori, ma sono figli Tuoi, sono stati tutti figli Tuoi prima di essere figli miei. E quando una Mamma non chiede nulla per sé, ma chiede solo di salvare i suoi figli, il Padre, per non addolorare, per non far sanguinare maggiormente il Cuore della Sua dilettissima Sposa, deve esaudirla, deve usare misericordia ai Suoi figli!

     Misericordia, Padre, e non Giustizia, perché la Tua ira porterebbe un grandissimo dolore, aumenterebbe maggiormente il dolore della Mamma nel vedere perire così tragicamente milioni di figli suoi!

     Padre, ascolta la voce della Vergine che solamente per immenso amore al Tuo Santissimo Cuore e per immenso amore verso i figli che le hai affidato… Ella ha bruciato di amore per Te, permettendo che accadesse in lei tutto quanto era stabilito nella Tua Santissima Volontà per la salvezza dei figli suoi!

     Padre, guarda il Figlio Tuo sulla Croce!

     Padre, nell’ultimo grido il Figlio Tuo ha invocato la Mamma, e per quel grido di aiuto, d’invocazione alla Mamma Sua, salva tutti i miei figli che nell’ultimo momento chiederanno l’aiuto della Mamma Celeste!

     Padre, guarda il Tuo Figlio sospeso tra Cielo e Terra in un mare sconfinato di tristezza, di dolore, di struggimento spirituale e morale! Guarda la Sua Mamma, debole, indifesa, umile, pura, lacrimosa, dolorante ai piedi della Croce! E questa scena, Padre, questa visione che non si è mai cancellata dal Tuo sguardo santissimo Ti spinga a salvare l’umanità!

     Sia gloria al Padre Altissimo, al Figlio Redentore, allo Spirito Santo Santificatore. 

     Amen.








Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1992. 

Vieni, Spirito Santo!



   


     Vieni, Spirito Santo! Siamo le figlie della Tua Purissima Sposa, siamo il Suo calcagno insidiato dal Maligno. Vieni in noi!

     Purificaci, fortificaci, liberaci da tutte le forze del male.

     Donaci il fuoco del Tuo Amore, la forza della Tua Potenza Divina per combattere fedelmente, degnamente, nell’esercito della Tua Purissima Sposa nella battaglia contro il Suo infernale nemico.

     Senza la Tua forza, nulla potremo fare noi da sole. Con la Tua Potenza, col fuoco del Tuo Santo Amore, incendieremo il mondo. Il fuoco sarà un incendio d’amore che arriverà persino all’Inferno. Col Tuo Amore noi rinnoveremo il mondo.

     Spirito Santo, resta sempre in mezzo a noi! Santifica i nostri cuori, illumina le nostre menti, insegnaci a pregare, insegnaci ad amare, insegnaci a capire i suggerimenti che la Tua dilettissima Sposa ci dà per renderci degni figli Suoi, perché i nostri cuori, accesi dal Tuo santo Amore, possano essere consegnati all’Eterno Padre, perché con i nostri cuori pieni d’amore noi diamo a Lui quello che Lui ha dato a noi, quello che Lui vuole dare ai nostri cuori: l’Amore immenso, l’Amore per il quale Egli ci ha creati, l’Amore per il quale ci mantiene sulla Terra per essere al Suo servizio.

     Fa’ che noi possiamo realizzare nella Volontà del Padre questo disegno che Egli ha posto su di noi: arricchire, riempire il nostro cuore del Suo santissimo Amore e portarlo a Lui pieno, ricco di amore per i nostri fratelli. Con l’amore che noi sapremo diffondere intorno a noi, diffonderemo il Regno di Dio.

     L’Eterno Padre cerca collaboratori sulla Terra e Tu, Spirito Santo, fa’ di noi dei Suoi perfetti collaboratori, portatori del Vangelo, portatori della Verità, ma portatori dell’amore, perché Dio è infinito, immenso, onnipotente Amore e questa sete di amore per le anime deve essere in Lui, anche per il nostro piccolo merito, appagata.

     Confidiamo nella Tua forza, nel Tuo fuoco, o Spirito Santificatore, perché siamo i figli della Tua purissima Sposa, e questo è quanto Ella vuole che per il Tuo mezzo si realizzi in noi.

     Vieni, o Santo Spirito, riempi il cuore dei Tuoi fedeli, accendilo del Tuo santo Amore e trasforma i nostri cuori in cuori osannanti e amanti per andare incontro a Gesù che viene. 

     Amen.








Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1992. 

lunedì 22 agosto 2011

La Regina regni sovrana su tutti i suoi sudditi





Siamo qui riunite in gioia, o Mamma bella, per celebrare un’altra tua Festa, un’altra tua Gloria!

Grazie perché il calendario liturgico è pieno delle tue Feste in tuo onore, e noi quest’anno le stiamo vivendo accanto a Te, con la stessa gioia che provi Tu nel Paradiso.

Abbiamo ricordato con Te la visita a santa Elisabetta, e per quel tuo cammino e per le tue fatiche in questa valle di lacrime, già messi al servizio di Dio e dell’umanità, ringraziammo già il Padre Celeste per averci donato una Mamma.

Nel giorno della tua gloriosa Assunzione abbiamo gioito con Te, abbiamo festeggiato la tua Gloria e ti abbiamo offerto i nostri pasticcini perché Tu potessi partecipare alla nostra gioia, perché la nostra e la tua gioia fossero una grande comunione, una grande trasmissione di pensieri d’amore e di felicità per la tua Gloria. E abbiamo benedetto Te, abbiamo ricordato le beatitudini di cui l’Eterno Padre ti ha arricchita sin da questa Terra, e con gli Angeli ti abbiamo glorificato nel Paradiso.

Oggi il mondo intero – il mondo cristiano – ricorda ancora la Mamma: la Regina del Cielo e della Terra!

E – a questo titolo – i nostri cuori traboccano di gioia: prima per la Gloria e per la Potenza immensa che il Creatore ha dato alla Sua più privilegiata Creatura; e poi perché oggi noi sentiamo particolarmente nei nostri cuori quale grande onore, quale grande dignità, Dio ha voluto dare ai Suoi figli: farli figli di un Padre Governatore dell’Universo e figli di una Madre e di una Regina potente, clemente, pietosa!

È per questo che i nostri cuori esultanti di gioia elevano ancora al Dio Potente i nostri ringraziamenti e le nostre lodi e le nostre benedizioni, perché ha provveduto alla nostra gioia sin da questa Terra, perché ci ha fatto la grazia di sperimentare la Potenza di questa Regina, di questa Mamma che ci ha strappato con tutta la forza del suo Amore, ci ha strappato al Maligno, e ci ha rifugiate nel suo Cuore Immacolato. Ci sta facendo già pregustare in questa vita la sua materna protezione, la sua gioia, la sua presenza accanto a noi, e tutto questo è già preavviso della gioia del Paradiso.

Sì, Mamma, Madre e Regina, noi ti ringraziamo e ti glorifichiamo, perché siamo certe che Tu non ci abbandonerai più.

Noi sentiamo, Mamma – la sentiamo! – la tua presenza accanto a noi. Il mondo ha perduto tutto il suo valore per noi, il mondo vuol dire adesso una sola cosa: vivere su questa Terra in una continua comunione con Te e accanto a Te, vicino al Tabernacolo, e tutto questo ci soddisfa, ci riempie di gioia, perché il Paradiso – per il Tuo merito – è già sceso sulla Terra.

Se è così dolce, se è così inebriante, vivere qui accanto a Te, sentirci gioiose per questa tua presenza, Mamma cara, che cosa sarà per noi il Paradiso? Sento già che sarà una gioia, sarà una gioia inesprimibile, perché il cuore già immagina che traboccherà, traboccherà d’amore, di felicità, perché i primi sintomi di questa gioia Tu ce li stai dando già su questa Terra.

E ancora adesso, Mamma e Regina, noi tutte qui presenti e anche a nome delle nostre sorelle assenti, Mamma, l’augurio più bello che possiamo farti – e che a Te risulta il più gradito – è quello di essere al più presto la Regina di tutti, tutti i figli: di tutti i figli ingrati che ancora non conoscono questa gioia! E noi questo vogliamo: che il tuo Trionfo, che la tua Potenza di Regina sia al completo, che la Regina regni sovrana su tutti i suoi sudditi!

Te lo auguriamo con tutto il nostro cuore e con tutte le forze della nostra mente.

Mamma, aumenteremo i nostri sforzi e aumenteremo i nostri sacrifici per essere degni figli al tuo seguito, perché per merito nostro, per il nostro piccolo merito, tanti figli, tanti figli ritornino a Te pentiti e si stringano anch’essi fiduciosi al tuo Manto per essere portati nel Paradiso, dove tutti insieme potremo ringraziarti e cantarti senza fine le nostre lodi e farti finalmente felice per le lacrime che ancora stai versando per recuperare tutti i tuoi figli.

E Tu sii sempre infinitamente benedetta e glorificata sulla Terra come nel Cielo!

E ora, Mamma, nel giorno glorioso della tua Festa di Regina del Cielo e dell’Universo intero, fai scendere anche su di noi la Tua particolare benedizione e benedici anche i nostri figli, i nostri familiari tutti, vivi e defunti, e le nostre sorelle del gruppo assenti.

Ci sono sorelle, Mamma, che hanno bisogno ancora della tua Potenza di Regina per ordinare al Nemico di allontanarsi, hanno bisogno che la Regina mandi una schiera di Angeli a liberarle dal Nemico che ha preso possesso della loro anima e ancora non vuole andarsene. La Potenza della Tua Regalità si scateni su queste anime e sconfigga il Nemico, perché anch’esse possano ritornare pentite ai tuoi piedi e ringraziarti per averle salvate dall’Inferno.

Così sia.







Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1992. 

lunedì 8 agosto 2011

Con voi, imploro anch’io Gesù Misericordioso





Figlie mie, con voi, imploro anch’io Gesù Misericordioso, il mio Figlio, che oggi spalanca le porte del Suo Cuore, oceano infinito di Misericordia.

Pregherò, pregherò per i vostri figli, che sono restii ancora alla Grazia. Quanto giusto e santo è questo vostro desiderio che sta tanto a cuore alla vostra Mamma Celeste! Voi siete mamme, ma siete mie figlie. I vostri figli stanno a cuore a voi e a me, perché sono anche i miei figli: i miei figli!

E, con i vostri figli, voglio salvare oggi tutti i figli delle mamme che me li raccomandano e quelli per cui nessuno prega. Al Cuore infinito della Misericordia di Gesù oggi offrite tutti i giovani, tutta la gioventù: la gioventù traviata, la gioventù desolata perché non ha un cuore su cui appoggiarsi; la gioventù priva dell’amore degli stessi genitori, tutti presi dagli interessi terreni, che credono di agire per le esigenze materiali dei loro figli e non si accorgono che ne uccidono lo spirito.

I genitori dovrebbero essere i primi a dare l’esempio di amore, del colloquio, della pazienza, della sopportazione. I giovani vanno amati, vanno sopportati, vanno capiti. Siate sempre amorose con loro, anche quando vi sembra che il loro comportamento sia irriguardoso nei vostri confronti. Siate come la Mamma Celeste verso i suoi figli ingrati. La Mamma non rimprovera: la Mamma richiama, la Mamma è dolce, è paziente. E quando il figlio pentito ritorna a lei, la Mamma non rimprovera, la Mamma è felice di stringersi al petto questo figlio, che era perduto ed è tornato alla Vita.

Figlie, offrite prima il vostro cuore a Gesù Misericordioso: che in questo giorno solenne della Sua Misericordia, che vuole avvolgere il mondo intero, entri – prima − nei vostri cuori. Offrite adesso al Cuore Squarciato di Gesù, da cui è scaturita la Sua Misericordia, offrite i vostri cuori, perché Lui li renda umili, docili, mansueti, come il Suo Cuore, come il Cuore della Mamma Sua; e, dopo questa offerta, per mezzo vostro, offrite i cuori dei vostri figli, le vostre suppliche perché Egli possa oggi stesso toccare il loro cuore, riportare nei loro cuori quell’amore che tanto vuole dare a tutti gli uomini.

La Misericordia di Gesù è disponibile in modo particolare per voi tutti – per tutta l’umanità – ma per voi qui presenti. Offrite, offrite i vostri cuori, perché Gesù li fonda e li plasmi secondo il Suo santo desiderio. Proponete in questo momento di consacrarvi alla Misericordia di Dio, che cancelli i vostri peccati, che cancelli la vostra vita passata, e che da oggi la Sua Misericordia innesti in voi la vita nuova: la vita della misericordia e della risurrezione.

La pace, la pace di Gesù – Amore, Misericordia e Carità – e i desideri della Mamma siano nei vostri cuori, si stampino nei vostri cuori perché sia realizzata la Sua Santissima Volontà su di voi.

Così sia.







Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1992. 

Maria vi invita alla perfezione




Figlie mie! Figlie care! “Grideremo: Viva Maria!”. Lo grideremo, ma – prima − bisogna gridarlo sulla Terra: “Viva Maria! Viva Maria e Chi la creò!”. Viva innanzitutto Dio, Dio che ha creato la Vergine Maria. Oh, figlie mie dilette! quanta gioia in questo momento nel mio Cuore! Grideremo, grideremo in Paradiso tutti insieme: “Viva Maria!”. Lo dobbiamo gridare “Viva Maria!”, perché la Mamma deve essere ripagata delle sue lacrime, del suo lavoro.

La Mamma sta lavorando proprio per questo: perché tutti dovete arrivare in Paradiso.

Quanto è bello, quanto è dolce sentirsi dire dai propri figli, dai figli che già sono penetrati nel Cuore di Maria: “Grideremo tutti in Paradiso: Viva Maria!”, e poi, sempre tutti insieme, grideremo con Maria: “ Viva, viva Dio che la creò!”.

Il lavoro urge, figlie, per arrivare a questo. Preghiera, preghiera più incessante. So che, oltre alla preghiera comunitaria del gruppo, voi pregate, voi avete sempre il pensiero rivolto a Maria; ma Maria v invita alla perfezione – figlie, dovete arrivarci: alla perfezione! – per correre subito a Maria. Nessuna di voi dovrebbe sostare nelle pene del Purgatorio. Perfezionatevi in vita. Siate continuamente a contatto con il vostro padre spirituale, col vostro confessore: sarà lui la guida che vi aiuterà a raggiungere meglio il Paradiso.

E quindi, ancora qui in Terra, diciamo ancora tutte insieme, in questo momento, voi con me, io con voi: “In Paradiso grideremo: Viva Maria e viva Colui che ci creò!”.

Così sia, figlie mie.








Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1992. 

sabato 30 luglio 2011

Cristo deve essere celebrato e lodato in ogni cuore




Per questo la Mamma Celeste è in giro per il mondo, è questo che vuole la Mamma: che Cristo si celebri, si onori, si adori in tutto il mondo.

Figli, figli! Basta, basta col peccato! Basta con tutti gli orrori ed errori di questo mondo, che rendono afflitto, enormemente sconsolato, il Cuore di Gesù!

Cristo è il Re del mondo: il mondo è suo. L’Eterno Padre lo ha creato per Lui. Tutto è stato creato in vista di Lui e per Lui. Cristo si celebri, si canti, si onori, si lodi, si lodi in ogni lingua e in ogni cuore!

Ad ognuno il suo posto.

A voi umani, la preghiera, l’adorazione e la lode al vostro Re. Questo è il vostro posto sulla Terra: amare, servire, lodare il vostro Creatore. Dio al suo posto: al posto della gloria, dell’amore, dell’onnipotenza, per essere amato, lodato e glorificato da quei figli a cui ha dato la vita solamente per immenso amore.

Ma l’uomo si è allontanato da Dio. L’uomo conosce Dio solamente per bestemmiarlo, per crocifiggerlo. Dio è stato tolto dalle famiglie, è stato tolto dalle case. Dio è stato strappato dai cuori da un dio della Terra pericolosissimo: il televisore. Il televisore ha ucciso Dio. Ed è ora che Dio venga collocato al suo giusto posto. Ad ognuno il suo posto.

Il primo posto deve essere sempre di Dio: in casa, per la strada, nella scuola, negli uffici. Dio: verità, amore, carità, amore fraterno. È così che si celebra Dio, che si dà onore a Dio. Preghiera sempre, preghiera incessante, per riparare alla moltitudine di offese che trafiggono il Cuore di Dio, Padre amoroso e misericordioso soprattutto per i suoi figli ingrati. Dio Misericordioso aspetta che proprio nei cuori dei figli ingrati, per la preghiera sempre più purificata dei suoi figli eletti, in quei cuori Dio deve essere glorificato, deve essere celebrato.

Dio soffre, soffre immensamente, perché pochi sono i figli che lodano e rendono grazie al suo Nome per i doni da Lui ricevuti. Altri – e sono milioni – (…) non hanno mai un pensiero di riconoscimento per quel Dio che tanto li ama e tanto li segue in ogni posto della Terra. Dio, d’infinita misericordia, non abbandona nessuno dei suoi figli, e soprattutto quei figli che non sanno celebrarlo, che non sanno amarlo. Anche perché la colpa è anche degli umani: perché anche tra i cristiani si ha timore di parlare di Dio all’altro fratello, si ha timore di riprendere il proprio fratello che sta pronunciando una bestemmia contro Dio. Il rispetto umano colpisce e uccide l’amore di Dio. Non si ha vergogna di bestemmiare, ma si ha vergogna di disprezzare il peccato.

Sì, il peccato è diventato tanto di moda che abbandonarlo, o consigliare a colui che è in peccato di abbandonare il peccato, sembra una vergogna. Vergognarsi di difendere Dio!

Figli, siate apostoli del Cristo che deve regnare! Cristo regni! Cristo deve avere nel mondo il suo posto – il suo posto di Re! – e gli umani il loro posto di sudditi, però sudditi figli, in quanto eredi dell’Amore e del Regno del Padre.

I figli devono onorare il loro padre. Se questo avviene nella famiglia umana – che il padre e la madre vanno rispettati per la vita che hanno donato, per i sacrifici che hanno affrontato per educare, per allevare, per crescere i propri figli – tanto più tutto questo deve considerarsi per la famiglia divina.

Il Padre, il Padre Misericordioso, che non abbandona i suoi figli, che più cattivi sono e più il suo Cuore brucia d’amore per essi, questo Padre, questa Madre – che tanto si preoccupa per la salvezza eterna dei suoi figli, che tanto si dà da fare perché tutti i figli, tutti, tutti siano salvi, nemmeno uno deve andare perduto, perché alla Mamma costano tutti lo stesso dolore, lo stesso Sangue, quindi la Mamma non si dà pace fino a quando… fino a quando non avrà radunato tutti i suoi figli per portarli al Padre e dire “Padre, Sposo diletto, vedi i tuoi figli, i miei figli: sono tornati a te per lodarti, per glorificarti!” – questo Padre, questa Madre devono essere onorati da tutti i loro figli.

Questo è il desiderio della Mamma, questo è il compito che è stato dato alla Madre: che Cristo trovi il suo posto in ogni cuore, in ogni mente. Cristo deve essere celebrato e lodato in ogni cuore: preghiera con tutto il cuore, con tutta la mente rivolta al Signore, suppliche incessanti perché il Regno di Dio arrivi in tutti i cuori.

Amen.







Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1992. 

Portate subito a Gesù il vostro cuore contrito




“Perché per il tuo Sangue si sia perdonati in morte” è una frase sulla quale bisogna riflettere moltissimo: “Si sia perdonati in morte…”.

Figlie mie dilettissime, Gesù è misericordioso. Il Cuore di Gesù è un cuore amante, amante di un amore che non conosce limiti né spazio. Il suo amore è un amore infinito, ma questo amore deve essere corrisposto.

Gesù è paziente. Gesù ama, ama, ama ed aspetta che si vada a Lui col cuore contrito e umiliato, perché si sia perdonati già qui, sulla Terra.

È vero che per un solo pentimento Gesù perdona sul punto della morte; però i figli devoti di Maria, i fratelli e le sorelle amanti del Cuore amoroso e misericordioso di Gesù, non aspettano di essere perdonati in morte, perché la morte può arrivare improvvisamente e non dare il tempo di chiedere perdono. Quindi, bisogna essere sempre pronti, sempre vigilanti; e pregare… pregare perché si sia perdonati in vita, per poter poi continuare la nostra vita, per tutti i giorni che a Lui piacerà ancora donarci su questa Terra, secondo la sua santissima Volontà.

Perciò, per voi questa frase deve avere un altro significato: essere perdonati qui, su questa Terra, offrendogli il cuore contrito, offrendogli sin da questa Terra lacrime di pentimento per aver offeso un Dio infinitamente buono, un Dio che vi ha liberato dall’Inferno, tante volte da voi meritato, proprio per l’intercessione del Cuore Addolorato della Madre; vivere accettando tutte le prove della vita in espiazione dei propri peccati e di quelli degli altri.

Un’anima in peccato, un’anima che non ha aperto il suo cuore al vero pentimento per aver offeso Dio, come può pregare per ottenere la conversione dei propri fratelli? Occorre prima una buona, definitiva riconciliazione con Dio e, nella sua amicizia, pregare per la conversione anche degli altri fratelli.

Portate subito a Gesù il vostro cuore contrito, il vostro proponimento di mai più offenderlo: piuttosto la morte che il peccato! Ed allora, ecco che il Sangue che scorre nel Sacramento della Confessione vi ha già perdonato, vi ha già purificato, e per mezzo di questo Sangue, che ha già perdonato, si può accedere alla Vita eterna.

Vi invito a riflettere molto, molto, sulla contrizione dei propri peccati, perché si sia perdonati in vita.

La pace, la pace sia nei vostri cuori. Amen.








Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1992. 

venerdì 22 luglio 2011

Abbandonatevi totalmente a Maria




E dove volete trovare la pace, figlie benedette di Maria? Il mondo non vi dà la pace: il mondo vi dà una felicità effimera, una felicità che sembra appagare il vostro animo, però vi lascia poi dure, vi lascia sempre insoddisfatte, desiderose di arrivare a nuovi desideri, a nuovi piaceri.

La pace… ci state arrivando da sole, figlie, figlie benedette mie! Almeno questa gioia! Almeno, avete compreso che la vera felicità sta solamente nell’abbandono totale al Cuore Immacolato di Maria, e per lei arriverete alla pace più completa nel Cuore infinitamente adorabile di Gesù.

Questo è il mio compito: dare la pace nei vostri cuori, la pace che solo Dio può dare.

La vostra pace vuol dire che siete contente di soffrire e di amare, di sopportare, perché quanto vi capita vi viene tutto da Dio. Tutto è opera sua, per purificarvi, per perfezionarvi, perché siate voi, poi, a vostra volta, portatori di pace ai fratelli.

Quanta gioia, quanta gioia in questo momento, per avere capito che la vera pace viene solamente da Dio e non dal mondo! Figlie, continuate così. Abbandonatevi totalmente a Maria. La pace vi arriverà anche dal padre spirituale, perché egli è guidato da Maria. Grazie per questa comprensione, grazie perché la mia parola sta finalmente penetrando nel vostro cuore.

Questo è il Regno di Dio sulla Terra: la pace nei vostri cuori, la pace che dovete donare agli altri. Perché dalla vostra pace, dalla vostra serenità, essi saranno attratti, e comprenderanno – i vostri fratelli – che dovranno seguirvi sulla strada che porta a Maria.

Ecco, la pace di Maria – della Regina della pace – regni sempre nei vostri cuori.

Questa è una confessione da pubblicare alle persone che avete avvicinato e che avvicinerete: “Vuoi trovare la pace? Prendi la corona, recita il tuo rosario. Nella recita del rosario abbandona le tue preoccupazioni materiali, affidale a Maria, e troverai la pace”.

La Mamma vi lascia nella vostra pace, che è la sua pace che vuole infondere sempre di più nel vostro cuore e, per mezzo del vostro cuore, nella vostra anima, per condurla alla presenza di Gesù ben purificata, perché siate sempre più degne del suo immenso amore.         
Amen.







Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1992.  

Siate tutti portatori di pace




Oggi – come allora, più di allora – il mondo rinnega Cristo, rinnega il suo Re. Quante false religioni! Il tempo dei falsi profeti è arrivato: tutti d’accordo nel rinnegare Cristo, nell’uccidere Cristo.

Quali tempi duri e difficili sono arrivati per l’umanità!

Cristo, Cristo rinnegato dagli stessi credenti! Dicono: “Credo in Dio, però non voglio osservare le sue Leggi”. E questo è il maggior dolore per il Cristo, che ancora va alla Croce per salvare i suoi stessi uccisori. “Credo, io sono cristiano! Però voglio uccidere Cristo nel mio prossimo”. “Credo, credo che esista un Dio: io sono cristiano!”, si continua a dire. Però nessuno si chiede: “Ma – se sono cristiano – cosa vuole il Cristo da me? Cosa io devo fare per Lui?”

Il cristiano si sente tale solamente quando cade nella disgrazia della miseria umana. Allora sa che esiste Qualcuno che può aiutarlo; e allora si rivolge al “suo” Cristo – quello che crede (…) essere suo solamente nel momento in cui ne ha bisogno – e gli dice: “Signore, aiutami!”. Il Signore esiste solo per aiutare, per dare, per dare solo la felicità del mondo, perché solamente questa è la cosa che i cristiani chiedono a Dio.

Però nessuno dice: “Signore, io sono cristiano perché sei Tu che mi hai dato la vita, sei Tu che me la mantieni, sei Tu che perdoni continuamente i miei falli. Dimmi, Signore, cosa vuoi da me? Come, Signore, dovrò ringraziarti per tanti benefici?”.

Questo non lo fanno i veri cristiani. Sono infedeli, più di quelli che non credono, perché chi non crede non bestemmia e non adora. Ma chi dice di credere e non osserva la Legge di Dio, e non compie la sua volontà, e uccide Cristo nel proprio fratello – privandolo del suo amore, privandolo del suo aiuto, della sua giustizia – costui è da condannarsi peggio dell’infedele.

Gesù viene ucciso continuamente, tutti i giorni: allora, da un gruppo di misere creature; oggi, da milioni di uomini che si credono perfetti, sapienti, ricchi, potenti, e non pensano che un giorno dovranno presentarsi al loro Dio, a quel Dio che li ama, quel Dio che aspetta pazientemente da loro una parola di affetto, una richiesta di perdono.

Quanta, quanta sofferenza nel mondo a causa del peccato! Proprio perché manca la pace nei cuori e − se non c’è la pace − nei cuori c’è la guerra.

Perciò la Regina della pace è nel mondo: per portare soprattutto la pace nei cuori. Che la pace nei cuori si trasmetta in tutte le anime, si trasmetta in tutto il mondo, perché l’uomo che vive nella pace sopporta con serenità tutte le controversie della vita. Se queste controversie non si sopportano nella pace, allora una piccola scintilla fa scoppiare la guerra: guerra di controversie nella famiglia, perché non si sopporta la parola, il gesto del proprio congiunto; guerra tra vicini; guerra tra le nazioni.

La Regina della pace è venuta a portare la pace nel mondo perché nella gioia tutti ritrovino Cristo, e questo dipende dal comportamento dei veri cristiani: essi si distingueranno proprio dalla pace che sapranno diffondere intorno a loro.

Siate tutti portatori di pace! Gesù umiliato: Gesù che tace. È (…) la pace che la Mamma del Cielo è venuta a dare al mondo e la pace deve anche – e prima di ogni cosa – regnare nei vostri cuori. Solo allora il cristiano potrà dire: “Io amo Dio. Io sono figlio di Dio, perché sono portatore di pace”. E dove c’è pace, c’è tutto: c’è felicità, prosperità, c’è il Regno di Dio pregustato già sulla Terra in proiezione di quello celeste, duraturo.

La pace, la pace sia nei vostri cuori. E grazie, grazie per la consolazione che date al Cuore Addolorato di Maria. Che venga qualche altro cuore a consolare Maria: portate altre persone al Cuore Addolorato di Maria! E la benedizione della Mamma Addolorata è sempre in mezzo a voi, perché ella si allontana da voi sempre con la sua materna benedizione. 

Così sia.










Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1992.  

domenica 17 luglio 2011

Questi sono i frutti da offrire al Signore: la mortificazione




Figlie mie, la Mamma Addolorata per venirvi in aiuto vi dà ancora un ulteriore suggerimento per ottenere le virtù che vi sono state richieste e che ancora non possedete – soprattutto l’umiltà e la sincerità – senza le quali non potete progredire nella via della fede e non potete aprire i vostri cuori a Maria.

Ed allora questa preghiera di invocazione al Santo Spirito che sia fatta molto, molto meditata; che lo Spirito Santo vi dia il dono del discernimento, per farvi comprendere le cose che vengono dal bene e le azioni che vengono dal male.

Chiedete continuamente – durante la giornata e all’inizio soprattutto della preghiera – il dono dello Spirito, perché senza questo dono la Grazia di Dio non può penetrare nei vostri cuori.

E se voi non vi abbandonate docilmente a quanto la Vergine Addolorata vi va dicendo e a quanto il padre spirituale vuole farvi dire, voi non aprirete mai i vostri cuori a Maria, voi non vi abbandonerete mai totalmente a Maria. E in un cuore egoista, in un cuore chiuso alle verità della Chiesa, alle verità del sacerdote, Maria non può lavorare: Maria non può penetrare nei vostri cuori come lei desidera per condurvi alla santità.

Maria vi ha scelto perché siete bisognose del suo aiuto. Però Maria lascia a tutti la libertà di seguirla o di seguire l’altra strada che poi porta alla perdizione eterna. Se non vi abbandonate docilmente e non vi lasciate penetrare dalla Grazia di Dio, alla perfezione dove Maria vuole condurvi non ci si arriverà, perché il Maligno insinua sempre egoismo, orgoglio, superbia. Le preghiere, le benedizioni dei sacerdoti, hanno indebolito lo spirito del male, ma egli non è stato sconfitto del tutto: può sempre darvi fastidio.

Per questo, figlie mie, se non siete docili ai miei insegnamenti, se non siete umili e sincere, e se non regna fra di voi l’amore, forse pure io dovrò abbandonarvi. La Mamma insiste sempre sulle stesse cose: umiliazioni sofferte con lo stesso amore con cui le ha sofferte il Cristo nella flagellazione, nella coronazione di spine, nella Croce. Vi ho già detto che agli insulti, agli schiaffi, ai chiodi, egli non opponeva resistenza e taceva.

Questi sono i frutti da offrire al Signore: la mortificazione.

Perciò, figlie mie, chiedete, chiedete l’aiuto allo Spirito Santo, che renda docili i vostri cuori ad accettare la parola di Maria. Maria umile e silenziosa: queste sono le armi con cui lavora Maria e con le quali dovete lavorare anche voi. Via le incomprensioni, via gli stupidi litigi: amatevi gli uni gli altri come Dio ha amato voi. E da questo amore nascerà il frutto del perdono, il frutto della Grazia di Dio che si innesterà in voi per dare frutti agli altri e arrivare così in Paradiso.

La Mamma spera che non le diate più dolore, quel dolore che non è penetrato nel cuore di tutte voi che pregate; altrimenti, per consolare Maria, sopportereste anche voi tante, tante pene e tante umiliazioni. Via l’orgoglio, via le liti, e la pace e l’amore dello Spirito Santo si impossessino dei vostri cuori.

Ecco, in questa sera che la Vergine Madre è addolorata perché si sono rinnovati i dolori di Gesù sulla Croce – si è rinnovata quest’oggi la grazia della Redenzione, si è rinnovata oggi la grazia del Paradiso – la Mamma, con questi dolori, sta pensando ancora a voi, perché anche voi siete state redente ancora oggi ai piedi di quella Croce da quel Sangue e da quelle Lacrime della Vergine.

Mettete in pratica quanto vi dico. La Mamma, con tutto il cuore, vi benedice. La pace sia nei vostri cuori. Così sia e così, figlie mie, deve essere per la gioia di Maria e per la vostra salvezza eterna.








Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1992.  

Questa, figlie mie, è la preghiera del cuore





“Ave Maria – piena di grazia – il Signore è con te – tu sei benedetta fra le donne  – e benedetto è il Frutto del tuo seno Gesù – Gesù! – Santa Maria – Madre di Dio – Madre di Dio! – prega per noi peccatori – peccatori! – adesso e nell’ora della nostra morte – Amen”.

Questa, figlie mie, è la preghiera del cuore. La preghiera va meditata. La preghiera è un colloquio diretto con la Mamma. La Mamma ne gioisce, la Mamma è felicissima quando voi riflettete sul saluto che le rivolgete: riflettete che state parlando alla Madre di Dio, alla Madre che tutto può presso il Trono dell’Altissimo.

Io per i miei figli mi umilierei ancora davanti al Trono dell’Altissimo Iddio, ma egli non me lo permette. Troppo ho sofferto sulla Terra per il mio Figlio – per voi tutti, figli miei! – ed ora l’Eterno Padre, la Santissima Trinità, mi hanno dato la massima gloria nel Cielo.

Perciò, pregate di più col cuore, senza fretta. Sia sempre la vostra preghiera un dialogo con la Mamma.

Figlie mie benedette, siate sempre benedette per l’occhio misericordioso che la Mamma e il suo Figlio hanno posto su di voi. Voi sarete le consolatrici del Cuore di Maria. E Maria, ancora in questo momento, è felice di essere tornata in mezzo a voi e vi benedice ancora con la benedizione della Santissima Trinità, perché io possa veramente realizzare in voi il disegno che è stato fatto su di voi (…).

La pace sia con voi. Amen.








Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1992.  

lunedì 11 luglio 2011

“Non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male”




“Non c’indurre in tentazione, ma liberaci dal male”. Il vostro Signore, il vostro Creatore, nessuno vuole indurre nella tentazione. Purtroppo, pochi sono quelli che chiedono veramente questa grazia. La preghiera del Padre Nostro non è capita. “Non c’indurre in tentazione” vuol dire: “Signore, tienile lontane da noi! Tieni lontano da noi le persone che possono indurci al male col loro esempio, con le loro parole, con le loro azioni”.

Figlie mie, oggi ci sono le sette di operatori che inducono proprio alla tentazione, che spingono ad abbandonare Dio. I Testimoni di Geova sono figli miei, sono figli carissimi del mio Cuore Immacolato; sono i figli di Gesù, sono il prezzo del Sangue di Gesù anche loro; eppure, questi figli ingrati, sovvertiti da Satana, solamente perché non avevano solide basi religiose, (…) sono diventati i nemici di Dio e del suo Regno. Essi non si stancano: essi vanno proprio tentando le anime con le loro lusinghe, con le loro vesti di agnelli; ed invece non sanno di essere lupi rapaci che strappano gli agnelli dal Cuore della loro Mamma, dal Cuore del loro fedele Pastore.

Pregate. Questa sera tutto il rosario deve essere per questa intenzione: perché i Testimoni di Geova siano illuminati a non indurre più in tentazione i loro fratelli.

È proprio in questo periodo che essi si danno più da fare, che essi bussano a tutte le porte per dire: “Non credete! Ma Cristo è morto già! Ma Cristo ha fatto la volontà del Padre in Terra,  ma ora non è più niente, non è più nessuno. Perché queste feste? Queste non valgono niente. Voi cristiani siete nel falso, siamo noi i veri profeti!”. Ed ecco che la tentazione si infiltra nello spirito di tante persone  e lo uccide, perché per queste persone la preghiera non è abbastanza, la loro fede non è forte e mancano i pastori che la rinsaldino.

“Non ci indurre in tentazione”: questa frase la dovete ripetere spessissimo durante il giorno.










Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1992.  

Ella è al capezzale di ognuno che muore





Maria prega per tutti, tutti i suoi figli. Maria è la Regina e l’Avvocata della Chiesa militante e purgante, Regina degli Angeli e dei Santi.

Essendo Madre di tutti i figli che sono nel mondo – figli affidatile dal testamento del Figlio moribondo in croce – ella non fa altro che perorare continuamente presso il Trono dell’Altissimo la causa dei suoi figli, quelli che devono salvarsi e quelli che devono purificarsi; e questa forza, questa potenza di Avvocata, lei la esplica soprattutto per i moribondi.

Ella è al capezzale di ognuno che muore, anche di quelli che rifiutano la misericordia di Dio. È lei che offre al Padre e al Figlio i figli che le sono stati affidati per volontà di un Dio. È lei che in quel momento dice al Padre: “Sì, è stato un peccatore. Però io ti ho dato il mio Figlio, io ho sofferto dandoti il mio Figlio sulla Croce. È stato il suo Sangue, il suo dolore, le nostre lacrime, i nostri dolori, che hanno riscattato l’anima di questo peccatore. O Padre Altissimo, questo moribondo è costato la vita e il Sangue divinissimo e purissimo del tuo Figlio e del mio Figlio! L’Acqua e il Sangue sgorgati dal Cuore trafitto del Figlio di un Dio hanno lavato già le colpe del peccatore; e io – Madre addolorata – non posso permettere che nessuno dei miei figli vada perduto. Padre Altissimo, Padre Onnipotente, non per i meriti di questo moribondo, ma per i meriti del Sangue sparso dal tuo Figlio, per i meriti della sua Madre che incondizionatamente ha sempre risposto al Fiat della tua santissima Volontà, questo figlio mio devi ammetterlo nel Paradiso, devi ammetterlo al mio Cuore di Madre Immacolata e Addolorata”.

Figli miei cari, le preghiere della Mamma colpiscono sempre il Cuore del Dio Figlio, del Figlio Dio, perché – come sulla Terra ancora di più nel Cielo – egli non sa negare nulla alla sua Madre. Perciò, nell’ora della vostra morte, qualunque essa sia, in qualunque luogo avverrà, non disperate: affidatevi a Maria e siate certi che sarete salvi.

Solo chi non vuole salvarsi metterà ostacolo alla mia preghiera. Ed allora la Mamma per questo si rivolge ai figli che sono più uniti a lei, ai figli che più la obbediscono, e dice: “Figli miei, i vostri fratelli sono lontani dalla Casa Paterna. Aiutatemi voi a convincerli con le vostre opere, con i vostri sacrifici, con le vostre preghiere: aiutateli a tornare alla Casa del Padre”. E queste preghiere, unite alle mie, salveranno anche i peccatori ostinati, che nell’ultimo momento riceveranno la Luce dello Spirito Santo e diranno al loro Dio: “Signore, pietà di me!”.

Ecco la forza della preghiera, la forza della vostra preghiera per i moribondi, per mezzo della quale moltissimi diranno nell’ora estrema: “Padre, pietà di me; perdona i miei peccati!”.

Questo, figli, vi chiedo di dirlo agli ammalati: “Non disperare, c’è un Dio che ti ama, c’è un Padre che ha dato la vita per te: non può permettere che tu ti danni, non può permettere che tu sia perduto per sempre. Confida nella Misericordia del Padre tuo! Guarda il suo Cuore squarciato e rifugiati in quel Cuore, quando la disperazione ti assale. Guarda la spada nel Cuore di Maria e dille: Mamma, per quella spada che ha trafitto il tuo Cuore, salva il figlio tuo!”.

Figli, vi ringrazio per l’ascolto che mi date. La vostra preghiera continui nella pace e nell’amore del Signore Iddio, della Mamma e della Santissima Trinità, che hanno posato il loro sguardo su di voi. Pace a voi. 

Amen.









Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1992.