Cari figli, con amore materno io vi prego: datemi le vostre mani, permettete che io vi guidi. Io, come Madre, desidero salvarvi dall’inquietudine, dalla disperazione e dall’esilio eterno. Mio Figlio, con la sua morte in croce, ha mostrato quanto vi ama, ha sacrificato se stesso per voi e per i vostri peccati. Non rifiutate il suo sacrificio e non rinnovate le sue sofferenze con i vostri peccati. Non chiudete a voi stessi la porta del Paradiso. Figli miei, non perdete tempo. Niente è più importante dell’unità in mio Figlio. Io vi aiuterò, perché il Padre Celeste mi manda affinché insieme possiamo mostrare la via della grazia e della salvezza a tutti coloro che non Lo conoscono. Non siate duri di cuore. Confidate in me ed adorate mio Figlio. Figli miei, non potete andare avanti senza pastori. Che ogni giorno siano nelle vostre preghiere. Vi ringrazio” (Messaggio a Mirjana del 2 maggio 2012).

Dice l’Eterno, il Signore dei Signori, l’Alfa e l’Omega: Io sto per tornare, o Chiese, quaggiù. Vegliate, dunque, perché non vi trovi senza l’olio dello Spirito. Io soffio. Con il Mio soffio manderò via coloro che non mi hanno voluto ascoltare e con un Soffio riempirò coloro che mi cercano (...). Ascoltate il Mio richiamo, la Mia Voce, poiché sono Io che parlo (...) per la vostra salvezza prima che Io venga e vi trovi impreparati. Io mando i Miei servi per prepararvi. Se voi non ascoltate, per certo morrete. Se i Miei servi non aprono la bocca e non parlano, Io, l’Eterno, ne terrò conto di peccato, di grande peccato a questi che sanno e non portano il Mio messaggio. Ma se i Miei santi profeti che Io mando parlano delle Mie parole che dico a tutte le Chiese della Terra, voi, popolo, sarete inescusabili davanti al Trono del Padre. Ascoltate o popolo: (...) Io sto per venire, e presto vengo a rapire la Mia Sposa (...) e voi che non mi volete ascoltare vedrete e capirete dopo che Io, l’Eterno, avrò operato con la Mia Chiesa. Ascoltate bene quello che dico. (...) Le rivelazioni che sono scritte nei libri che ho dato ai miei santi profeti si stanno adempiendo. O popoli voi tutti sulla Terra, questo è un messaggio da parte Mia, l’Eterno. Sono Io che vi parlo! (...) Molto presto vedrete le profezie che sono scritte in Apocalisse 12 e in Daniele 12. Io rapirò solo la Mia Sposa, prima la proteggerò come fa un padre che protegge i suoi figli, e poi la porterò con Me nella Mia splendida e santa Gerusalemme, dove voi, o popolo che non avete voluto ascoltare, non entrerete giammai. Io parlo attraverso i Miei santi profeti, e mando la Mia parola scritta e uscita dalla bocca dell’Eterno. Tu, figlia, parla. Se tu non parli, metterò questo sul tuo conto. Tutti i Miei profeti devono parlare. Voi, che ostacolate ciò che Io dico, e parlo e rivelo, prima che venga il giorno di grande calamità, ne darete conto all’Eterno (...)". (Da un Messaggio audio anonimo divulgato il 17.12.2018)

lunedì 24 dicembre 2018

Venite, venite al Tabernacolo!




     La vostra preghiera deve offrirsi al Cuore Eucaristico di Gesù per tutti gli abitanti di Latina  ̶  come vi era stato già detto  ̶  e con l’intenzione di adorare, di riparare, di pregare per tutte le persone del mondo.

     Gesù vivo e vero, Gesù il Crocifisso, il Nazareno, il Risorto, velato nel Pane consacrato, è vivo e vero, è palpitante di amore, ma senza essere corrisposto.

     Accanto a Lui la Mamma prega, ama, ripara per le ingratitudini, per le infedeltà, per l’abbandono in cui è lasciato il Figlio Suo dilettissimo.

     Per questo, figlie, di giorno, quando le occupazioni della giornata vi tengono libere, incontratevi davanti al Tabernacolo per pregare, per adorare, per riparare a nome di tutta l’umanità che non prega, che non ama, non adora e rifiuta di conoscere il suo Creatore.

     Accanto al Tabernacolo sentirete la Presenza viva, palpitante, della vostra Mamma, che circonda di amore e di adorazione il Suo Figlio dilettissimo, per supplire alla mancanza di amore dei Sacerdoti e dei fedeli.

     Gesù è accantonato, Gesù è nascosto in molte chiese in un angolo riposto: e invece dovete sapere che la chiesa è stata costruita prima per Lui, e poi per i Sacerdoti e per i fedeli. Perciò Gesù Eucaristico, che è stato tolto dal centro dell’altare, dal centro della Sua chiesa, deve essere adorato e riparato.

     Figlie, accogliete l’invito accorato della Mamma!

     Venite, venite al Tabernacolo, da dove attingerete forza, luce, coraggio per convertire, per evangelizzare!

     E sentirete che accanto a voi c’è la preghiera dei Santi e delle anime purganti, che sono sempre in adorazione al Cuore Eucaristico di Gesù. Davanti al Tabernacolo voi sarete unite alla Chiesa militante, purgante e trionfante, e scoprirete la forza e l’amore che dal Tabernacolo entreranno nei vostri cuori: l’Amore, la Luce, la Verità di Gesù e di Maria, che vi aiuteranno a sopportare con serenità le contrarietà della vita, a sopportare i dolori che vi vengono dati da sopportare anche nel gruppo di preghiera (…). Coraggio, figlie, fedeltà a questa preghiera, fedeltà all’adorazione eucaristica.

     Voi, figli prediletti qui presenti, siete tutti a me tanto cari, e tutti voi qui presenti avete la grazia di Dio di avere il tempo disponibile. Voi troverete almeno un’ora di tempo tutti i pomeriggi per incontrarvi davanti al Tabernacolo.

     Lì Noi saremo vivi, palpitanti di amore per voi, con voi, in mezzo a voi.

     Gesù abbandonato ha bisogno di adoratori, di riparatori, di anime oranti: questo dono a voi è stato concesso e voi saprete corrispondere, e a Gesù e a Maria chiederete perdono e grazia per le persone che non hanno saputo accogliere questo dono (la preghiera è solamente un atto di curiosità, non si sente l’amore per i fratelli, non si capisce il valore dell’obbedienza, non è stato apprezzato il dono del Padre spirituale) (…).

     Gesù Eucaristico sarà la vostra forza, la vostra Luce, la vostra Via, la Verità che saprà parlare alle vostre menti direttamente e per mezzo del vostro Padre spirituale. Siate unite attorno a lui, anche nella preghiera. Anche lui deve essere circondato di obbedienza e di affetto e di incoraggiamento. Il Pastore deve essere amato nella stessa maniera del Primo Pastore, del Pastore Eucaristico, che parla, che guida attraverso i Suoi Ministri fedeli.

     Figlie, Gesù Eucaristico vi aspetta, è con voi, e vi benedice insieme alla Mamma, all’Adoratrice, alla Riparatrice perfetta a cui voi dovete guardare e che dovete prendere sempre come modello per non uscire fuori dalla retta via, dal perfetto amore che vuole Gesù da voi.

     La pace e la benedizione di Gesù Eucaristico scende nei vostri cuori e lascia la Sua pace, ma anche il dolore del Suo abbandono, perché possiate sentirlo e tenergli compagnia.

     Così sia.


     




Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1993.

domenica 23 dicembre 2018

Il Mio castigo è inevitabile




       Un Dio… un Dio che ha camminato su questa Terra d’esilio benedicendo, guarendo, sanando ferite morali e corporali, un Dio che ovunque ha seminato bontà, sorriso, pace, è condannato alla più infame delle morti.

     Gesù, sotto il pesante legno della Croce, cammina curvo, con la schiena e la testa che quasi toccano la terra.

     Nessuna pietà, nessuna lacrima, nessun aiuto: urla di belve inferocite, sassi, calci, pugni, spintoni, frustate  ̶  anche sotto il pesante legno della Croce  ̶  senza alcun conforto, senza una sola parola di commiserazione da parte di tutti i presenti, che godevano l’empio spettacolo, eccezion fatta per le pie donne.

     Questa la sorte del Dio Creatore che ha assunto umane carni per salvare le Sue creature e viene così barbaramente ucciso dalle Sue stesse creature.

     Muore sulla Terra il capo di un popolo[1].

     Figlie, quanto è doloroso vedere dall’alto del Mio Trono le spoglie mortali di un uomo circondate da una marea di popolo che si batte il petto, che versa lacrime di dolore, che rischia persino la propria vita per una spoglia mortale, per un uomo che non ha nessun valore, per un uomo che passa e più non tornerà!

     Quante lacrime, quanta angoscia e quanto dolore dà questa scena al Cuore Divino di Gesù!

     Figlie, allora furono pochi i carnefici che Mi odiarono e Mi uccisero; ma adesso è il mondo intero che dimentica il suo Creatore, rinnega l’esistenza del suo Creatore, però non trascura niente per dargli dolore: bestemmie, oltraggi, profanazioni, insulti.

     Questo paganesimo è peggiore di tutti i paganesimi che si sono succeduti nella storia, perché i pagani adoravano i loro idoli, però non conoscevano, non bestemmiavano, non insultavano il Creatore del Mondo.

     Eppure, figlie Mie, in questo dilagare di tanto male, il Mio Amore è ancora quello di prima. Vorrei ancora scendere nel mondo per salvarlo di persona. Ma come venire?

     Se anche scendessi dal Cielo nella Mia Gloria per governare in maniera pacifica le nazioni, per predicare ancora a tutti il Mio Regno di Pace, gli uomini corrotti, gli uomini increduli, gli uomini abituati a chinare il capo e la schiena al passaggio di un idolo di carne corrotta, Mi rifiuterebbero ancora una volta, anche se Mi vedessero scendere pieno di fulgore e pieno di gloria.

     I dotti, gli scienziati, gli intellettuali della Terra farebbero subito riunioni per discutere, per mettere in discussione col loro misero ragionare umano se l’Uomo sceso dal Cielo è veramente il Cristo o un extraterrestre arrivato da un altro pianeta.

     Arriverebbero, con la loro falsa scienza, a dimostrare che neanche questa volta sono il Cristo e che un fantasma, venuto da chissà dove, è venuto a proclamarsi per il Cristo, e mi metterebbero ancora sulla Croce.

     Ma, se una seconda Croce fosse necessaria per salvare le anime, lo farei ancora una volta: accetterei la stessa morte, la stessa Croce.

     Ormai, non sono più nei cuori degli uomini. Gli uomini hanno rinnegato l’esistenza dell’Essere Superiore, dell’Essere che ha creato i Cieli, gli astri, i mondi; e tra i tanti mondi quello che al Cielo è più caro è diventato il mondo deicida.

     Figlie, in qualunque modo Io studiassi di scendere in mezzo a voi, non sarei mai creduto, perché la Verità ormai è stata cancellata nella mente della stragrande maggioranza degli umani. E allora dovrò usare questa volta la Mia Giustizia.

     Il Mio castigo è inevitabile. Sul mondo ci dovrà essere una catastrofe terribile, perché solamente allora i superstiti dovranno dire come il centurione: “Chi ha fatto succedere queste cose è veramente Dio, è veramente il Padrone del Cielo e della Terra!”.

     Quanto dolore in anticipo dà al Mio Cuore questo scempio che dovrà verificarsi nel mondo! Voi uomini lo avete voluto. Avete tutti scelto per vostro Re il male, la superbia, la lotta, il sangue per il potere di questo mondo; e un mondo così malvagio non potrà ancora esistere.

     Cieli Nuovi e Terra Nuova, e creature che si ameranno tra di loro e ameranno con amore il loro Dio: e la pace regnerà per sempre sulla Terra. Gli uomini che continueranno a vivere sulla Terra non avranno più nulla da invidiare agli Esseri del Cielo, perché avranno Iddio con loro, avranno l’amore, la pace, la gioia, la giustizia.

     Voi, adoratori del Vostro Dio, anche con le vostre imperfezioni, continuate, amate, amate il vostro Dio. Con la vostra offerta quotidiana pregate, insieme agli altri figli, che come voi hanno desiderio di salvare il mondo, di rendere gloria a Dio, pregate perché l’Ira si plachi, perché il castigo abbia almeno una breve durata.

     Figlie, come si può, come si può dare tanto onore, tanta gloria, tanta preghiera ad una persona mortale e abbandonare… abbandonare il proprio Dio? Dio passa per le strade del mondo nel Suo Sacramento d’Amore: quante poche persone Lo seguono in processione, e gli altri… gli altri anche le spalle Gli voltano!

     Ormai il mondo si è costruito i suoi idoli e questi idoli dovranno scomparire.

     Il mondo deve rinascere per la Vita del Cielo, per la Gloria di Dio, per il Quale tutte le cose sono state create e per Lui sussistono.

     Vi invito alla preghiera costante, alla preghiera senza sosta: “senza sosta” vuol dire che in tutti i momenti della vostra giornata siate in comunione col vostro Dio, siate unite a Lui col vostro cuore, con la vostra mente, e innalziate a Lui continuamente il grido:

     “Padre, per i pochi che Ti amano, per il Sacrificio del Tuo Figlio, per i Dolori della  Vergine, placa la Tua Ira e salva il mondo e l’umanità!”.

Così sia.




Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1993.



[1]  Riferimento alla morte dell’ayatollah Khomeini.

sabato 22 dicembre 2018

Non vi preoccupate se c’è qualche distrazione



     Figlie Mie, non vi preoccupate se la preghiera è un po’ distratta. Il Padre guarda allo sforzo che voi state facendo. Il Padre guarda alla buona volontà che voi state mettendo nella preghiera.

     La preghiera  ̶  anche la più attenta  ̶  è sempre imperfetta, perché l’umanità è imperfetta. L’uomo della Terra, anche il migliore, fin quando è sulla Terra, è sempre imperfetto. 
Solamente quando sarete vicino a Me sarete perfetti. Perciò, figlie Mie, non vi preoccupate!

     La vostra preghiera passa per le mani purissime della Mia Mamma, e quindi è già purificata dalle mani santissime della Mamma Mia e della Mamma vostra.

     E poi il Padre, guardando al vostro amore e al vostro impegno, alla buona volontà che impiegate per confortare il Suo Cuore Addolorato, quello della Mamma, guarda all’amore che sentite per i vostri fratelli e per la necessità che urge di salvarli: e allora il Padre accetta con altrettanto amore questa vostra preghiera e la distribuisce per le vostre necessità e per quelle dei vostri fratelli.

     Perciò, figlie, non vi preoccupate se c’è qualche distrazione.

     La Mamma cosa fa? È come se ricevesse da voi un mazzo di fiori e, se in questi fiori c’è qualche fiorellino appassito, non tanto bello, che fa sfigurare il mazzo di fiori, la Mamma lo toglie e presenta al Padre solamente i fiori più belli.

     Perciò, figlie, la vostra preghiera è sempre gradita a Dio Padre: è sempre una gioia che consola il Suo Cuore, è sempre un legame, è sempre una unione dei vostri cuori col Cuore di Gesù, col Padre Santo, di cui state invocando il Regno sulla Terra.

     Perciò, figlie benedette, la vostra preghiera è sempre benedetta e accetta all’Eterno Padre, perché per mezzo di essa può elargire doni ai vostri fratelli, ai Suoi figli lontani, che tornano al Padre per le suppliche , per l’amore, per il sacrificio degli altri fratelli che sanno intenerire, che sanno commuovere e spingere il Padre al perdono e all’amore.

     Grazie, figlie benedette del Cuore Immacolato della Madre Mia e Madre vostra. Il Padre Buono e amoroso in questo momento fa scendere su di voi la Sua benedizione. Così sia.





Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1993.

venerdì 21 dicembre 2018

Bisogna offrire a Gesù tutto con sacrificio



     “Salve, o Regina, Madre di Misericordia…”.

     Figlie mie, con quanta tristezza la Mamma assiste al dilagare di tutte queste sciagure nel mondo![1] Gesù è venuto al mondo per portare la pace, e gli uomini non fanno altro che guerra. Ovunque nel mondo c’è rumore di guerra. Gesù è venuto a predicare l’amore e il Nemico infuria nel seminare l’odio. Gesù è venuto a predicare la fratellanza fra i popoli, la sincerità, l’unione, la povertà, la semplicità; lui, il Nemico, vuole l’avidità di potere, vuole il primato sugli altri al prezzo del sangue degli innocenti.

     Quante, quante sciagure nel mondo!

     Queste sciagure non sono solamente un dolore per voi, figlie che amate i vostri fratelli dello stesso amore con cui la Mamma vi sente tutti figli Suoi: se queste sciagure addolorano voi, pensate un poco al Cuore della Mamma, che vede morire straziati tanti figli Suoi!

     Tante morti improvvise, tante anime che vanno perdute perché non possono morire nel loro letto di dolore raccomandando il loro spirito al Signore! L’astuzia del demonio arriva anche a questo: provocare stragi e morti improvvise perché non si possa chiedere perdono a Dio, e nel peccato viene la morte e con la morte arriva il predatore delle anime.

     Figlie Mie, vi ho detto che il mondo è perduto, vi ho già detto che il dominatore del mondo è lui.

     Gesù, adirato, Si è ritirato. Gesù prega, soffre. Ma se gli uomini non ascoltano questo dolore, se gli uomini sono impazziti nell’ascoltare, nell’esaudire i desideri del Mio Nemico, che vi lusinga col potere e con la ricchezza del mondo, come può il Figlio Mio intervenire?

     E allora ecco che la Regina, la Madre di Misericordia, scende dal Suo Trono e va in mezzo al Suo popolo: va lei stessa in mezzo ai Suoi figli e si rivolge ad essi con lacrime di dolore, col Cuore spezzato dal dolore, e li richiama, li richiama a tornare alla Casa del Padre.

     I Miei figli sono sordi.

     Ormai il male ha messo radici in tanti cuori e non è  ̶  no, figlie!  ̶  non è il Figlio Mio che manda questi castighi: gli uomini se li stanno procurando da soli, sempre con le stesse armi: superbia, ricchezza, avidità di potere, supremazia, volontà di primeggiare sugli altri fratelli anche a costo dell’omicidio.

     L’uomo ha ucciso Dio.

     Figlie, questo è il tempo del nuovo paganesimo e il paganesimo porta le barbare persecuzioni. Non vi meravigliate di quanto sta succedendo. Se i Miei figli non si ravvedono, se essi non si decidono a rifugiarsi nel Cuore Immacolato della Mamma, a mettersi sotto la protezione del Suo Manto Verginale, verranno tempi più tristi, verranno tempi in cui il sangue scorrerà più abbondante per le strade.

     Oh, figlie vittime! La Mamma, Gesù fanno affidamento sui vostri sacrifici, sulle vostre forze, sulla vostra preghiera, sulla vostra collaborazione e sul vostro dolore, perché la vostra preghiera deve essere un sacrificio.

     In questo periodo, bisogna offrire a Gesù tutto con sacrificio.

     Non dite: “Madonna mia, oggi Ti ho offerto un rosario, Ti ho dato quello che ho potuto”. No, figlie Mie: le vittime devono sacrificarsi, devono immolarsi. La preghiera deve essere un sacrificio, deve costarvi sacrificio, penitenza, perché così diventa immolazione di voi stesse offerte a Dio con dolore, col Suo stesso desiderio di guadagnare le anime.

     Come Maria non si dà pace per tutte queste sciagure che affliggono l’umanità, così anche voi queste sciagure le dovete sentire come dolore profondo nel vostro cuore, e pregare, pregare Iddio che usi la Sua Misericordia, pregare Iddio che trattenga la Sua Ira, per non aggravare le sciagure del mondo, perché nel Suo Disegno dovrebbe perire gran parte dell’umanità malvagia, dell’umanità che ha rinnegato il suo Dio per adorare il Suo Nemico.

     “Salve, o Regina, Madre di Misericordia! Tu, Madre e Regina, hai lo Scettro, hai il potere di farti obbedire dai Tuoi sudditi, e hai il potere di farti obbedire e trasformare i cuori anche dei sudditi ingrati.

     Madre Addolorata, Madre Lacrimosa, Madre che sei scesa nel mondo col titolo di ‘Regina della Pace’, vieni, vieni a portare la pace!

     Noi, misere figlie Tue, vogliamo offrirti la nostra preghiera con sacrificio! Mamma, te lo abbiamo promesso proprio oggi: sì, anche noi, anche il nostro cuore non deve darsi pace! Il nostro cuore deve battere continuamente col Tuo per amore dei nostri fratelli. Il nostro cuore deve essere angosciato quanto quello Tuo per la perdita di tanti figli Tuoi, di tanti figli che Ti sono costati il Figlio Tuo!

     Mamma, te lo promettiamo. Infondi in noi la forza, l’amore, il coraggio di esserti fedeli, di esserti accanto: di notte, nella nostra preghiera isolata; di giorno, davanti al Tabernacolo, dove possiamo sentire il palpito vivo Tuo e il palpito vivo del Tuo Figlio, dalla cui Presenza Eucaristica si emana pace, gioia e forza di continuare con impegno nell’esercito per la battaglia di Maria”.

     Oh, figlie! Quanto è triste, quanto è brutto il futuro imminente dell’umanità! Solamente le preghiere offerte con grande dolore, con grande volontà di rinnovare il mondo, potranno portare qualche cambiamento. Ma il futuro è terribile!

     Voi, figlie, non abbiate paura: non abbandonate mai l’arma della vostra salvezza! Quando vi troverete nei pericoli, non temete alcun male. Stringete la corona, invocate Maria, e tutto il resto non ha importanza. Anche se doveste essere vittime della ferocia del mondo, questo sarà un momento che passa e non tornerà più, ma la Vita eterna, la gioia e la gloria che Dio vi darà dureranno in eterno.

     Grazie, figlie, per l’offerta che oggi avete ancora fatto di voi stesse. Non bisogna riposare in questa vita, quando ci si è votati per soldati di Maria. Nella battaglia bisogna avere il coraggio di combattere in prima linea. Quelli che cercano di scansarsi, quelli che si offrono di combattere per il tempo che vogliono dare a disposizione di Maria, questi sono i soldati che non combattono con amore: essi cercano sempre di essere nelle ultime file, perché gli altri vadano a sacrificarsi e a morire.

     No, figlie. Nell’esercito di Maria i veri soldati sono le vittime: non guardano ai sacrifici, non guardano al tempo che la materia prende loro: essi trovano il tempo di sacrificarsi, di andare in prima linea e di offrire la propria vita per la salvezza dei fratelli, se per questi fratelli essi sentono quell’amore che la stessa Mamma sente per loro.

     Sentirsi figli di una stessa Mamma e prodigarsi per la salvezza di tutti, non solo per amore dei fratelli, ma almeno per non far soffrire, per non dare dolore alla Mamma, che nel vedere perire i Suoi figli ne resterebbe sgomenta.

     Chi ama la Mamma sa sacrificarsi per il bene di tutti i Suoi figli.

     Ecco, figlie Mie, la Madre e la Regina è nel mondo, è in mezzo al Suo popolo, però ha bisogno di servi che stiano al Suo comando, al Suo servizio, per dare ad essi i diversi incarichi per salvare il Suo popolo: incarichi diversi, perché ad ognuno il suo compito, secondo le sue capacità, però tutti gli incarichi devono servire a portare nel popolo della Regina ordine, pace, amore.

     La Mamma vi benedice con tutto il Suo Amore e con tutto il Suo Dolore, che versa in questo momento nei vostri cuori. Senza il dolore di Maria nel cuore, la preghiera non è valida. Bisogna pregare con dolore: col dolore della Mamma e col dolore dei vostri fratelli che sono perduti per sempre, i quali all’Inferno malediranno coloro che hanno avuto da Dio la Luce, la grazia della Verità, della Sapienza divina che essi non hanno avuto, perché non sono stati aiutati da coloro che avrebbero potuto aiutarli.

     Grazie, o figlie, per quanto state facendo per la Mamma. E la Mamma non sa ancora staccarsi da voi: la Mamma è in mezzo a voi perché sa che voi volete essere sorrette dalla Sua Parola, dal Suo incoraggiamento. Sì, figlie, siete ancora tanto deboli, la vostra volontà deve essere rafforzata, deve essere protetta dall’Amore e dalla vigilanza della Mamma, perché il Nemico serpeggia sempre intorno a voi. Siate certe, figlie, soffrirete, ma non potrà nuocervi. Siatemi fedeli. Sono contenta e vi benedico. Grazie, figlie Mie.




Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1993.


[1] L’allusione riguarda la sanguinosa repressione delle agitazioni studentesche in Cina, di cui si era appena parlato nel gruppo.