Padre,
Tu hai sacrificato il Tuo Figlio sulla Croce per il nostro amore.
Padre,
Tu sei solamente addolorato, Tu non puoi inquietarti, perché Tu sei il Dio dell’Amore,
sei il Dio della Pace, Tu sei il Padre della Misericordia!
Tu
chiami, richiami, aspetti nel dolore e nella dolcezza che i figli Tuoi
ritornino.
Padre,
con la Mamma Tua, stiamo zappando il fico che non dà più frutto.
Aspetta,
Padre! Tu sei paziente, Tu sei amoroso, Tu sei la Bontà!
Padre,
Ti preghiamo, placa la Tua ira, non guardare ai tanti peccati del mondo; guarda
all’amore che ti danno tanti, tanti figli Tuoi sparsi nel mondo. L’amore di
questi pochi, Padre, deve consolarti per tutti quelli che ti offendono.
Essi
sono ovunque ai Tuoi Piedi, davanti al Tuo Tabernacolo, davanti alla Tua
Presenza d’Amore. Sono lì perché in quel momento, in quel posto, Padre, i loro
cuori palpitano insieme al Tuo, insieme al Cuore della Vergine Addolorata,
insieme all’Adoratrice perfetta che accanto a Te ripara, supplica, adora, e ti
chiede continuamente di perdonare i figli Suoi.
Ecco,
Padre, innanzi al Tuo Tabernacolo i Tuoi adoratori sentono i Tuoi gemiti,
sentono i Tuoi palpiti d’amore, e li fanno propri – li facciamo nostri, Padre –
e con lo steso dolore noi eleviamo suppliche al Padre per la salvezza dei
nostri fratelli; perché davanti al Tabernacolo noi − tutti i Tuoi adoratori –
ti offriamo i nostri cuori, li diamo totalmente a Te perché, dandoli a Te, Tu
li riempi del Tuo stesso Amore, del Tuo stesso Dolore, e quindi noi preghiamo
il Padre non più col cuore nostro, ma col Tuo Cuore − col Cuore del Suo Figlio −
che è pieno dello stesso Amore, dello stesso Dolore del Figlio Suo.
E
allora, per tutti questi cuori addolorati e amorosi, che insieme a Te, accanto
alla Tua Prigionia d’Amore, anch’essi si rendono prigionieri volontari – essi abbandonano
il mondo per accettare la prigionia d’amore accanto ad ogni Tabernacolo – e per
questa prigionia d’amore, per questo sacrificio, il Padre dovrà consolarsi,
dovrà placare la Sua ira.
Padre,
ascolta la Voce del Figlio Tuo che ha subito tanti tormenti, che ha subito tante
umiliazioni, perché è marcito sul legno della Croce il Suo Corpo perché desse
un grande frutto: il frutto della Sua Vita in mezzo a noi, Prigioniero in mezzo
a noi!
Ecco,
Padre, per questa Prigionia d’Amore, per questa Presenza del Figlio, per questi
cenacoli che si formano intorno a noi per pregare insieme con noi e insieme con
la Mamma di salvare il mondo, Padre, il Tuo Cuore si commuova, il Tuo Cuore
torni a essere dolce, buono, paziente verso i figli ingrati!
Tu
stesso ci hai detto: “Mamme, siate come il Padre Celeste, usate con i vostri
figli il comportamento che il Padre Celeste usa con voi: amore, pazienza,
dolcezza; se non ottenete niente con le buone, tanto più non lo otterrete con
la frusta; e allora, pazienza!”. Allora, si ottiene più con la dolcezza che con
il castigo, che con le cattive maniere. E allora, Padre, Tu vuoi ritrarre
questo Tuo insegnamento dell’usare la frusta per i figli cattivi?
Padre,
che cosa ne otterresti? Che questi figli cattivi vanno nelle mani del Tuo
Nemico.
Padre,
perdona! Satana non ha nessun diritto sulle anime che il Figlio Tuo ha lavato
col Sangue della Croce. E ancora non ci stanchiamo di ripeterti: per quel
Sangue, per quelle Lacrime della Vergine, per le suppliche di quei pochi che ti
amano, di quei pochi che vogliono aiutarti a salvare il mondo, Padre, placa la
Tua Ira almeno ancora per un po’ di tempo, e lascia tempo alla Mamma e ai Suoi
seguaci di trasformare i cuori.
E
la Tua Potenza, Padre, vincerà! Deve vincere, Padre, la Tua Potenza, la Tua
Misericordia, perché il demonio può essere sconfitto al solo alzare della Tua
Mano: con una sola Tua Parola – a un Tuoi ordine – Satana può essere sconfitto.
Il
suo regno sulla Terra ormai volge alla fine.
Padre,
distruggilo! Però salva i Tuoi figli! Non distruggere il regno di Satana
facendo riempire prima l’Inferno delle anime dei Tuoi figli, perché quelle
anime sono il soffio d’Amore che Tu hai infuso a ogni Tua creatura plasmata con
amore dalle Tue Mani.
Così
sia.
Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1992.
Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1992.