“Fa’, o Gesù, che la spada che trafisse il
Cuore della Tua Santissima Madre Addolorata trafigga anche il nostro cuore per
il dolore dei nostri peccati e per il dolore della perdita delle anime…”(1).
Vorrei chiedere a tutti i Miei figli in
preghiera (…): Figli Miei, ce l’avete anche voi questa spada nel cuore, per il
pentimento dei vostri peccati e per il dolore delle anime che vanno perdute?
Pochi sono quelli che hanno veramente
questa spada nel cuore, pochi sono quelli che si dedicano veramente ad una vita
di sacrificio e di penitenze, spinti dall’amore di salvare le anime.
Essi non si danno pace. L’unico pensiero
della loro mente è questo: io mi sto perdendo in chiacchiere e in questo
momento quante anime vanno all’Inferno perché non sto pregando per loro!
Figlie, la preghiera per le anime deve
essere incessante: continuamente al
lavoro, sia in casa sia fuori, sia che camminiate sia che scriviate, la vostra
mente deve avere un unico pensiero: “Gesù,
Maria, Vi amo; mi offro a Voi, salvate anime!”.
Questa offerta, questo atto di carità,
deve diventare un chiodo nella vostra mente, nel vostro cuore, che si dovrà
togliere solamente in Paradiso, solamente quando il vostro compito, la vostra
missione su questa Terra, sarà portato a termine.
Notte e giorno, quando durante la notte vi
svegliate un attimo, subito il vostro pensiero deve correre alle anime che in
quel momento stanno precipitando nell’Inferno: e sono tante, continuamente!
“Gesù,
Maria, mi offro a Voi! Per quel Sangue, per quelle Lacrime, salvate le anime
che avete redento!”(2).
Questa giaculatoria ci spinge a correre in
aiuto delle anime. Ma se questo grido di aiuto non ci viene rivolto, Noi non
possiamo muoverci, perché c’è sempre lui, c’è sempre l’accusatore che combatte
senza sosta, che vi accusa senza sosta.
Ecco perché la preghiera deve essere
incessante, perché Gesù presenta al demonio le suppliche dei figli buoni e gli
dice: “Iniquo serpente, ma non vedi che
queste anime costano lacrime e dolore agli altri fratelli? Non vedi che, se
questi fratelli non hanno capito il significato della loro vita, altri si
stanno prodigando per salvarli? Sono queste preghiere che ti strappano questi
figli Miei, che chiudono per essi le porte dell’Inferno”.
Questa è la spada che dovrà essere
conficcata nel vostro cuore, specialmente nella vostra preghiera: il vostro
pensiero deve essere sempre alle anime da salvare.
“Santa
Madre di Dio e Madre nostra, prega per noi ora – ora, che siamo nei pericoli,
ora che devi difenderci dalle tentazioni del demonio, devi difenderci dalle sue
insidie, devi difenderci dalla sua astuzia – e prega ancora e soprattutto
nell’ora della nostra morte, quando egli ingaggerà l’ultima sua battaglia, per
darci sfiducia, per darci paura, e per allontanarci dal nostro Dio. Allora,
Mamma, usa tutta la Tua Potenza presso il Padre: prega, supplica
incessantemente, fino a quando non ci avrai visti con Te nel Paradiso!”.
Però, figlie, c’è un lamento. In tanti
gruppi di preghiera ci sono figli che hanno iniziato con tanto fervore, con
tanto amore, e poi cedono, cedono alle lusinghe, cedono purtroppo
all’Ingannatore, si lasciano prendere dallo sconforto, dalla paura di un nulla
– non posso dire di più, figlie Mie – però disertano, disertano, e i gruppi si
impoveriscono e con essi la preghiera (…).
Dite a tutti: “Sai, alle quattro noi siamo a fare compagnia a Gesù. Gesù è solo! Si
prega tanto bene in quel silenzio, in quella pace! Gesù e Maria sono più vicini
a noi, ci ascoltano meglio perché siamo pochi: i Loro sguardi sono tutti
protesi su di noi, i Loro orecchi sono tutti attenti ad ascoltare le nostre
preghiere, e la tua preghiera, la tua supplica, in quel silenzio, sarà meglio
accetta e sarà meglio esaudita”.
Figlie, la Mamma a questo vi invita: ad
avere sempre la spada del dolore per le anime che vanno perdute. Dovete
soffrire lo stesso dolore della Mamma. Altrimenti, che apostole siete se questo
dolore non lo sentite e con facilità vi allontanate, disertate, rifiutate il
sacrificio che vi è stato chiesto? Figlie Mie, a chi è stata data questa
Grazia, e rifiuta questa preghiera, rifiuta questa Grazia, quanti anni in
Purgatorio! Quell’amore che voi non sentite adesso per la Mamma – per la Mamma,
che ve l’ha dato come a neonati: come a bambini piccolissimi vi ha messo questo
dolore nei cuori e nella mente, ve lo ha trasmesso giorno dopo giorno – se
siete rimasti sordi, se non lo avete capito, se lo avete volontariamente
rifiutato, sarete responsabili per le anime che andranno all’Inferno, e la
sentenza potrà essere terribile.
Con fervore, con dolore, deve essere la
vostra preghiera: amore ardente per Gesù, Maria e le anime, dolore immenso per
le anime che Essi perdono e per le quali versano lacrime di sangue.
La Mamma ha voluto richiamarvi su questo
dolore perché lo abbiate sempre presente – incessantemente: notte e giorno – e soprattutto
nella preghiera, nei vostri cuori.
Questa sera la benedizione vi viene dalla Mamma
Celeste con un Cuore trafitto da sette spade, ma la spada che ora maggiormente addolora,
più di tutte le altre, il Suo Cuore è proprio la perdita delle anime.
Questa spada è conficcata nel Cuore della Mamma
e nel Cuore di Gesù e il Sangue che scorre, che fluisce da essa, è un fiume, figlie:
è un fiume che nasce da una sorgente inestinguibile e che si asciugherà solamente
quando il Regno di Dio sarà venuto sulla Terra.
Pace e Dolore di Maria devono essere nei vostri
cuori. Così sia.
Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1992.
1. Preghiera durante la recita della quale è pervenuto il Messaggio.
2. "Ho posto i miei piedi fermamente sul globo, perché il Padre
e il Figlio vogliono presentarmi nel mondo in questo periodo come
Corredentrice, Mediatrice e Avvocata" (31.05.1951).
Parole pronunciate dalla Signora di tutti
i popoli, durante le apparizioni di Amsterdam, che sono state approvate
dalla Santa Chiesa. Maria fa vedere alla veggente Ida Peerdeman, tutto intorno
al globo, il gregge che rappresenta tutti i popoli e tutte le razze della
terra, aggiungendo che "non troveranno riposo fino a quando non [...] fisseranno
lo sguardo sulla Croce, il centro di questo mondo" (31.05.1951).
Nelle Apparizioni di Amsterdam (1945-1984) la Madonna chiede che venga
promulgato il quinto dogma mariano, con il titolo di Signora di tutti i Popoli,
quale Mediatrice, Avvocata e Corredentrice.
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