Cari figli, con amore materno io vi prego: datemi le vostre mani, permettete che io vi guidi. Io, come Madre, desidero salvarvi dall’inquietudine, dalla disperazione e dall’esilio eterno. Mio Figlio, con la sua morte in croce, ha mostrato quanto vi ama, ha sacrificato se stesso per voi e per i vostri peccati. Non rifiutate il suo sacrificio e non rinnovate le sue sofferenze con i vostri peccati. Non chiudete a voi stessi la porta del Paradiso. Figli miei, non perdete tempo. Niente è più importante dell’unità in mio Figlio. Io vi aiuterò, perché il Padre Celeste mi manda affinché insieme possiamo mostrare la via della grazia e della salvezza a tutti coloro che non Lo conoscono. Non siate duri di cuore. Confidate in me ed adorate mio Figlio. Figli miei, non potete andare avanti senza pastori. Che ogni giorno siano nelle vostre preghiere. Vi ringrazio” (Messaggio a Mirjana del 2 maggio 2012).

Dice l’Eterno, il Signore dei Signori, l’Alfa e l’Omega: Io sto per tornare, o Chiese, quaggiù. Vegliate, dunque, perché non vi trovi senza l’olio dello Spirito. Io soffio. Con il Mio soffio manderò via coloro che non mi hanno voluto ascoltare e con un Soffio riempirò coloro che mi cercano (...). Ascoltate il Mio richiamo, la Mia Voce, poiché sono Io che parlo (...) per la vostra salvezza prima che Io venga e vi trovi impreparati. Io mando i Miei servi per prepararvi. Se voi non ascoltate, per certo morrete. Se i Miei servi non aprono la bocca e non parlano, Io, l’Eterno, ne terrò conto di peccato, di grande peccato a questi che sanno e non portano il Mio messaggio. Ma se i Miei santi profeti che Io mando parlano delle Mie parole che dico a tutte le Chiese della Terra, voi, popolo, sarete inescusabili davanti al Trono del Padre. Ascoltate o popolo: (...) Io sto per venire, e presto vengo a rapire la Mia Sposa (...) e voi che non mi volete ascoltare vedrete e capirete dopo che Io, l’Eterno, avrò operato con la Mia Chiesa. Ascoltate bene quello che dico. (...) Le rivelazioni che sono scritte nei libri che ho dato ai miei santi profeti si stanno adempiendo. O popoli voi tutti sulla Terra, questo è un messaggio da parte Mia, l’Eterno. Sono Io che vi parlo! (...) Molto presto vedrete le profezie che sono scritte in Apocalisse 12 e in Daniele 12. Io rapirò solo la Mia Sposa, prima la proteggerò come fa un padre che protegge i suoi figli, e poi la porterò con Me nella Mia splendida e santa Gerusalemme, dove voi, o popolo che non avete voluto ascoltare, non entrerete giammai. Io parlo attraverso i Miei santi profeti, e mando la Mia parola scritta e uscita dalla bocca dell’Eterno. Tu, figlia, parla. Se tu non parli, metterò questo sul tuo conto. Tutti i Miei profeti devono parlare. Voi, che ostacolate ciò che Io dico, e parlo e rivelo, prima che venga il giorno di grande calamità, ne darete conto all’Eterno (...)". (Da un Messaggio audio anonimo divulgato il 17.12.2018)

martedì 27 ottobre 2015

Fate un esame di coscienza




Soffrivo senza gemiti (1). Figlie, quale esempio vi ho dato!

Essere frustato, e senza gemiti, senza una parola di protesta; incoronato di spine, sputato, insultato, schiaffeggiato: e zitto, senza gemiti, senza una parola di protesta.

Ancora: sulla Croce le Mie mani e i Miei piedi venivano perforati, causando un dolore acutissimo. I Miei gemiti erano interni, le sofferenze le soffrivo tutte nel Cuore, ma non un gemito esterno.

Perché tutto questo soffrire? O figlie e figli, per insegnarvi a tacere, per insegnarvi a sopportare le umiliazioni!

Il Re, il Figlio di Dio, il vostro Dio, avrebbe potuto atterrare tutti col solo sguardo, con un solo sguardo della Sua potenza: eppure, ha sopportato in silenzio.

In che cosa, figlie, vi sentite di essere cristiane nel vostro comportamento, se considerate le sofferenze di Gesù in Croce?

Avete voi mai sopportato qualche umiliazione nel silenzio? Mai.

Figli, quanto è difficile seguire il Maestro! Nessun discepolo è di più del Maestro, però tutti i discepoli dovrebbero essere come il Maestro, prendere ad esempio il Maestro, che è stato ricchissimo di esempi perché Lo seguiate sulla via della santità.

Un semplice urto, un semplice frainteso, è come un fiammifero che procura un incendio, un incendio che reca molto danno, perché non si sopporta una semplice umiliazione.

Ed allora mente e cuore – mossi dalla malvagità del Maligno – si mettono in moto: ira, odio, vendetta, rispondere con la stessa arma, magari inventare calunnie, menzogne, per nuocere alla persona che involontariamente ha umiliato.

Figlie, fino a quando ci saranno questi sentimenti nel vostro cuore e nel cuore di tutti i Miei figli, specialmente di quelli che si dicono cristiani, che si dicono cattolici, che si dicono praticanti perché assistono alle funzioni liturgiche, perché pregano, però, se non sanno tacere di fronte alle umiliazioni, se non sanno soffrire, sopportare e offrire tutto a Colui che veramente ha sofferto e sa giudicare, questi non saranno mai veri figli di Dio.

E giacché sono ammaestrati dallo stesso Dio, essi ne ascoltano gli insegnamenti attraverso la Parola del Vangelo, attraverso i Messaggi che tutti leggono (ovunque sono diffusi i consigli di Maria, che non viene a dirvi niente di nuovo; è venuta a ripetere al mondo quello che aveva detto alle nozze di Cana: “Fate quello che Egli vi ha detto e quello che Egli vi ha insegnato con la Sua vita: Fate quello che Lui vi dirà”; adesso la Mamma Addolorata e Immacolata e amorosa aggiunge solamente questo: con l’esempio vissuto della Sua vita), conoscere la Volontà di Dio – questa Volontà che viene continuamente immessa nel vostro cuore e nella vostra mente – e poi ricusarla per non cambiare vita, per vivere sempre alla maniera dell’uomo vecchio fatta di risentimento, di intolleranza verso il proprio fratello, una vita fatta di continue menzogne (anche le più stupide, per sciocchezze, anche quelle menzogne sono un’offesa a Dio, un tradimento a Dio), e con questo modo di vivere si vuol significare: “Io voglio eleggere la mia condanna: non voglio obbedire a quello che mi sta suggerendo il mio Dio per la mia salvezza eterna”.

Figlie Mie, perché meditate tutte le sere la Mia Passione?

Quali cambiamenti hanno portato nel vostro cuore le Nostre sofferenze, quelle Mie e quelle della Mia Santissima e Addoloratissima Mamma?

Fate un esame di coscienza: “Cosa è cambiato in noi da quando stiamo meditando i Dolori di Gesù e di Maria?”.

Se nulla è cambiato nella vostra volontà, figlie Mie, la vostra condanna sarà superiore a quella che avreste meritato prima di tali conoscenze.

I Nostri esempi, i Nostri insegnamenti, la Nostra vita vi è stata riportata nei suoi dettagli, perché voi poteste meditarli e cambiare, offrirvi totalmente a Dio.

Figlie, è doloroso vedere che tanti cuori non si aprono totalmente a questo Dolore, decisi a camminare sulla via della perdizione!

Ripeto, rettifico, figlie, che il Mio discorso, il Mio lamento, non è rivolto solamente al gruppo, ma anche agli altri figli, perché ormai ovunque si parla dei segreti, ovunque si parla dei richiami di Maria.

Però c’è indifferenza: nessuno vuole amare profondamente Maria, nessuno vuole amare profondamente i propri fratelli; e se non vi presentate nel Mio Regno carico di Amore col cuore carico di amore verso i vostri fratelli, non entrerete nel Regno dei Cieli.

Io non vi chiederò: “Quante preghiere hai mormorato con le tue labbra?”. Io dirò: “Quanti fratelli hai amato sulla Terra nel Mio Nome, nel Mio Amore? Quante anime hai guadagnato al Mio Cuore col tuo amore, con i tuoi sacrifici, con la tua carità?”.

La tua salvezza dipenderà dalle anime che troverai nel Paradiso salvate per il tuo amore, per il tuo dolore, per le tue lacrime che avrai versato insieme alla Mamma Celeste per il dolore dei Suoi figli perduti.

Se questo dolore – figlie, figlia, figli! – se questo dolore è penetrato nei vostri cuori, e con questo dolore la preghiera sarà rivolta all’Eterno Padre, col desiderio vivo e ardente di conquistare le anime con la vostra immolazione, allora siete veramente figlie di Maria e degne del Paradiso.

Non è mai troppo tardi per incominciare da capo: amore, amore, amore, tanto amore verso Dio e verso i fratelli; specialmente per quelli che voi non volete sopportare, specialmente per quelli che voi non amate.

Perdono, preghiera e sacrifici per portare anime a Dio, e con esse la vostra anima.

Gesù vi benedice, ma vi benedice questa sera con un Cuore addolorato, perché questo Dolore e questa benedizione possano penetrare nei vostri cuori e operare un cambiamento radicale della vostra vita e di quella di tutti i figli Miei che dovete portarMi per mezzo del vostro sacrificio e del vostro amore.

Così sia.




1. Messaggio pervenuto durante la lettura del Quinto Mistero Doloroso (dato il 22 maggio 1989).


Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1992.

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