“Secondo
Mistero Doloroso: Gesù è flagellato alla colonna…”.
Fui
condotto da Pilato. Pilato Mi interrogò e, non trovando in Me alcuna colpa,
voleva liberarmi.
Ma
Satana era diventato feroce: ormai credeva di aver vinto la sua battaglia. Era
riuscito a farmi tradire, era riuscito a consegnarmi ai Miei nemici i quali,
con ferocia satanica, come belve, urlavano: “Crocifiggilo! Crocifiggilo!”.
Nel
tentativo di salvarmi, aumentò le Mie pene, ordinando la flagellazione.
Fui
spogliato delle Mie vesti, legato con le mani dietro la schiena ad un cippo, e
le frustate cadevano su tutto il Corpo, non solo la schiena: su tutto il Corpo.
Erano
ciechi. La ferocia li aveva accecati tutti, e colpivano ovunque.
Le
funi, che terminavano ramificandosi con palline di acciaio alla punta,
strisciando sul Mio Corpo, strappavano le carni, che cadevano a terra, e il
Sangue sprizzava sugli stessi carnefici, che Ne avevano in quel momento
attirato l’ira.
Le
sofferenze sono indescrivibili.
Li
supplicavo col Mio sguardo: non imploravo pietà, imploravo per essi il perdono
del Padre, perché quanto stavano per compiere era stato già deciso dalla
Santissima Volontà del Padre Mio.
Giovanni
correva da Mia Madre e con pietà, con parole pietose, cercava di nasconderle la
verità di quanto terribilmente Mi stava accadendo. Lui, dolce e buono, non
voleva dare ancora sofferenze alla Mia dolcissima Madre, che Egli già amava
come se fosse anche la sua Madre.
Ma
Maria, la Santissima Madre Mia, sapeva: Lei sapeva e vedeva quanto stava
succedendo al Figlio, ed ogni frustata sul Mio Corpo si ripercuoteva nel Suo
Cuore.
Eppure,
non si ribellava a Dio, anche se ha avuto parole di disprezzo per i Miei
carnefici, che definì “i caini di un Dio”, e chiamò Gerusalemme la Sua “matrigna”.
Però non si è ribellata alla Volontà di Dio, non ha imprecato contro la Volontà
di Dio, non Le ha detto: “Padre, perché mi fai questo? Padre, perché mi
abbandoni?”. No. Nel Suo immenso dolore, Maria diceva a Dio: “Sia fatta la Tua
Volontà”. E per gli uomini implorava perdono.
Qui
sta la forza di Maria: amare e compiere la Volontà del Padre insieme al Figlio
Suo; amare e saper perdonare gli uccisori del Figlio, dei quali doveva
diventare la Madre, perché tutto si compisse in Lei nello strazio del dolore,
per conquistare al Padre l’umanità perduta.
Unitevi
a Maria in tutte le prove della vita, se volete essere veramente le
consolatrici di Gesù, del Figlio Suo dilettissimo, e del Suo Cuore, trafitto
dalla spada più tagliente che ci sia mai potuta essere al mondo.
Così
sia.
Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1992.
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