Ciascuno
deve comparire davanti al Tribunale di Cristo.
Però questa verità gli uomini non vogliono capirla. Sembra che questo Tribunale
di Cristo esista solamente per gli altri e che questo giorno per noi non debba
mai arrivare.
Figlie
mie e figli miei tutti, se almeno di tanto in tanto si pensasse che il nostro
Regno non è di questo mondo, quanto male si eviterebbe! Si penserebbe di più ad
accettare la sofferenza che a curare il proprio corpo.
Tutti
dovrete comparire innanzi al Tribunale di Dio. Vi ho detto ancora che Dio è
infinita Misericordia: Dio è paziente, è Amore, è Bontà. Egli aspetta, aspetta
per entrare nei vostri cuori; aspetta, finché siete in vita, che torniate a Lui
come il figliuol prodigo. Dio è Amore. Dio sa trarre da qualunque male il bene
per perdonare il figlio che, pentito, ritorna nelle braccia del Padre per non
allontanarsene più.
Ma
se questo figlio rifiuta ostinatamente le grazie continue e le possibilità
perché (…) lasci il peccato e ritorni a Lui, quando questi – e costoro – si
presenteranno al Tribunale di Dio, troveranno allora il Giudice che giudica,
perché della Misericordia non ne hanno accettato il dono.
Ogni
parola che vi viene da Dio, che vi viene da Maria, è una grazia per voi: ma
queste parole e queste grazie vengono ostinatamente e volutamente respinte.
Il
corpo ha le sue esigenze e si pensa ad accontentare solamente il corpo. Se il
corpo si ammala, quante cure per il corpo: il medico, le medicine, gli
specialisti! Quanto da fare per una carne che prima o poi deve essere
abbandonata, che deve marcire!
E,
figlie mie, le ferite dell’anima, che sono le più gravi, queste ferite che, se
non curate in tempo, vi portano alla dannazione eterna, quando vi decidete a
curarle? Questa è una meditazione terribile da farsi: il mio corpo sta bene, ma
per quanto tempo la mia anima resterà in questo corpo? Per quanto tempo questo
corpo potrà essere ancora mio?
Abbandonate,
abbandonate il corpo! Pensate a curare la vostra anima!
C’è
troppo disordine nel mondo, troppo disordine che mette confusione nelle menti e
nei cuori, e offusca – quando non li annienta addirittura – i beni della
salvezza eterna.
Fate
tesoro del tempo che vi è stato dato per la Grazia, perché la Grazia e il
momento di Grazia possono passare e difficilmente vi ritornerà, perché da tempo
Maria chiama e richiama, con dolcezza, con pazienza, con amore, con bontà, per
condurvi tutti alla vita eterna.
Maria
non rimprovera, perché la Mamma che vuole bene ai suoi figli, per non dare ad
essi un dolore, evita di rimproverarli, anche quando il rimprovero è veramente
necessario. Ma Maria invita sempre con dolcezza, perché la dolcezza deve
penetrare nel vostro cuore più del rimprovero.
Maria
è addolorata, e questo dolore lo va trasmettendo ovunque ai figli che Lei ha
prescelto: ma quei cuori – moltissimi cuori – sono sordi al dolore e all’invito
di Maria. Non vogliono prendere l’amore che la Mamma vuole trasmettere nei loro
cuori: e se non c’è amore, quale amore – figlie mie e figli miei, perché la
Mamma parla a voi presenti, ma vuole che la Sua parola, il Suo Messaggio, venga
portato a conoscenza di altri figli per mezzo vostro – quale amore si può dare
agli altri fratelli se nel vostro cuore c’è malizia, c’è cattiveria, ci sono
ancora pensieri ostili?
È
dal modo come saprete essere sincere e sinceri col vostro prossimo, dalla
vostra carità che saprete espandere intorno a voi, che sarete e vi
riconoscerete veramente per figlie di Maria.
Tutti
dovrete comparire innanzi al Tribunale di Dio. E solamente quando sarete
davanti a questo Giudice Supremo, sfolgorante di Luce e infinitamente
misericordioso, buono, anche con i Suoi figli ingrati, allora capirete come Lo
avete offeso, come avete respinto il Suo Amore, il Suo richiamo; capirete il
dolore che Gli avete arrecato in vita, ma non c’è più niente da fare: il Dio
offeso, il Dio che non è stato amato, deve essere ripagato con le pene del
Purgatorio; e, chissà… è doloroso… è doloroso per un Padre, per una Madre, dire
ai propri figli: “Vai nella dannazione eterna, dove conoscerai solamente pianto
e stridore di denti!” Quest’ordine, questa frase terribile, mai il Padre della
Misericordia vorrebbe pronunciarla per nessuno dei Suoi figli, e per questo
chiama e richiama, perché si compia la Sua Volontà.
Annunciate
ai credenti che recitano tante preghiere come i farisei nel Tempio, che il
Signore, che Maria – per portare il Regno di Dio nel mondo, per portare la pace
e la giustizia di cui il mondo ha tanto bisogno – non hanno bisogno di segni
esteriori, non hanno bisogno di labbra che si muovono incessantemente: hanno
bisogno di movimento, di apostolato, di opere, di esempi. Le vostre opere, i
vostri esempi, spingeranno gli altri a imitarvi, e le vostre opere e il vostro
esempio devono essere unificati a quelli di Gesù e di Maria.
Concludo
ricordando ancora: tutti dovete comparire davanti al Tribunale di Dio. E questa
frase fatela circolare fra tutti i cristiani.
Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1992
Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1992
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