Sul legno della Croce Gesù ha perdonato, Gesù ha cancellato tutti i peccati del mondo, i peccati di tutti i tempi: ha sconfitto il peccato, ha sconfitto la morte, ha sconfitto Satana.
Per ottenere questa vittoria, Egli ha dovuto subire l’infinita umiliazione della morte sulla Croce, l’infinita umiliazione di essere condannato come il peggiore dei peccatori.
Però a questa grandissima umiliazione è subentrata la gloriosissima vittoria: Gesù glorificato dal Padre “Re del Cielo e della Terra”, il Re della massima potenza, innanzi al quale si inginocchia ogni piede, si inginocchia ogni creatura in Cielo, in Terra e nell’abisso dell’Inferno (anche il demonio deve inginocchiarsi – e si inginocchia – davanti a Gesù: malvolentieri lo fa, ma lo fa, e deve farlo).
Ecco che cosa ha guadagnato Gesù con la grandissima umiliazione, con la grandissima sofferenza della Sua Crocifissione: ha aperto le porte del Cielo, ha sconfitto il peccato, ha redento l’umanità.
Voi, peccatori della Terra, accorrete ai Suoi Piedi, ai piedi della Croce: chiedetegli che una goccia di quel Sangue benedetto e preziosissimo cada sulla vostra testa. Una sola goccia di quel Sangue basta a cancellare i vostri peccati e a ridarvi la Grazia perduta col peccato di Adamo. Ma quanti sono oggi i credenti – peccatori e meno peccatori – che chiedono a Gesù il perdono di cuore dei loro peccati e il proponimento di vivere nella Sua Grazia?
Pochi sono i Suoi seguaci, pochi sono quelli che veramente lasciano penetrare nel proprio cuore la Sua Voce: la Sua Voce, che è in tutti i cuori, che bussa, che aspetta che questo cuore si apra alla Sua Voce, al Suo Amore. Ma tante sono le lusinghe degli uomini che hanno sommerso i loro cuori, che restano chiusi a qualsiasi parola che venga dal Cielo.
Inutilmente Gesù si rivolge con Maria ai Suoi prediletti, perché questa Sua Parola sia diffusa nel mondo. Il cristiano è diventato incredulo. Non crede più all’Amore di Dio, che è capace ancora di scendere in mezzo agli uomini e portarsi a essi, parlare a essi per mezzo dei Suoi prescelti che sono portatori della Sua Parola. Il peccato ha indurito i cuori, ha accecato gli occhi, ha chiuso l’orecchio a tutto ciò che è di Dio e viene da Dio.
Manca l’amore, manca l’amore che è stato schiacciato dall’egoismo, dal desiderio del piacere e della ricchezza terrena. Nessuno pensa più a procurarsi la ricchezza della vita eterna mediante la carità e tutte le buone opere previste dai Comandamenti di Dio.
Bisogna pregare incessantemente perché il Regno di Dio venga a portare l’amore e la pace sulla Terra. È questo che Gesù e Maria chiedono ai loro prescelti: preghiera costante, fedele; sacrificio, piccoli fioretti ogni giorno per unirsi alle sofferenze di Gesù per la salvezza dei fratelli.
Gesù tornerebbe ancora volentieri sulla Terra, ancora andrebbe incontro alla Croce con lo stesso amore per salvare i propri fratelli: ma un’altra morte sarebbe uguale alla prima. Gli increduli, gli atei, i fautori del male sulla Terra non saranno mai sconfitti, fino a quando Gesù non scenderà glorioso e trionfante a regnare sulla Terra con la Sua Pace, con la Sua Giustizia, col Suo Amore.
Ora il compito di convertire, di operare per la pace, per la giustizia, per l’amore, è affidato ai Suoi seguaci. Questi sono oggi i Suoi discepoli, che nella maggior parte sono sempre i più miseri, i sofferenti, i poveri, gli emarginati, i puri di cuore, quelli che hanno veramente abbracciato la croce per seguirlo sulla strada della Croce, che porta alla salvezza delle anime.
Figli, questa è sempre la strada che Gesù indica a coloro che vogliono servirlo fedelmente: la Croce, la croce per redimere gli altri, per perdonare gli altri, per salvare gli altri. Abbracciate la vostra croce e seguitemi: seguite il vostro Dio, seguite il vostro Re con la Sua Madre Regina, con San Michele Arcangelo, e la vittoria sul regno di Satana sarà completa per i pochi eletti, per i pochi fedeli che sanno mettere in pratica i consigli di Gesù e di Maria.
La pace che è venuta dalla Croce, che è scesa dalla Croce, sia nei vostri cuori, perché possiate sempre trasmetterla in tutti i cuori che avvicinerete.
Così sia.
Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1992
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