Figlie mie, “benedetto… benedetto il frutto del mio seno, Gesù!”. Riflettete – e staccate questa parola – e meditate: Gesù! La parola più bella che riempie il mio cuore per l’eternità: Gesù, Gesù che sanguina…
Gesù ha bisogno in questo periodo di penitenza, di lode, di adorazione al Sacramento, dove egli è vivo e vero. Aspetta consolatori che riparino i tanti peccati.
La preghiera senza la pace nel cuore non è accetta a Dio.
Le tre virtù teologali sono state i privilegi della Madonna: fede, speranza nel regno di Dio, carità – carità! – che vuol dire amore per quelli che ci sono accanto. Amore significa dedicarsi agli altri e sopportare le offese degli altri, perdonando e amando; carità verso i fratelli più miseri, che hanno bisogno della vostra parola di sollievo e di pace. Fede, speranza e carità: le tre virtù che la Mamma celeste vi indica per modello, per guida all’amore di Gesù e al Paradiso.
Preghiera nell’umiltà, nella semplicità, nel silenzio di sopportazione di voi stessi e degli altri.
In questo periodo di penitenza, preparatevi con preghiere, penitenze, digiuni. Il digiuno è più necessario della preghiera. Gesù digiunò quaranta giorni per affrontare le tentazioni del demonio. E col digiuno farete la penitenza più gradita a Dio e vi fornirete di un’arma potente per allontanare le tentazioni da voi e predisporre il vostro cuore alla resurrezione con Cristo, che vuol dire risorgere a vita nuova e abbandonare il peccato e vivere per sempre nella luce della gloria che il Signore vi ha già concesso, e sta a voi se conservarla o perderla.
Io questa grazia l’ho ottenuta per voi, che ho scelto per mie apostole: le apostole del Cuore Addolorato di Maria Santissima. Figlie, apostole di Maria Addolorata! Testimoniate senza indugio e con fede quanto io di volta in volta vi chiedo! Per adesso, non avete risposto al mio invito. Predisponete meglio il vostro cuore all’ascolto, alla preghiera e all’amore, e qualcosa di grande ci sarà per voi. Ma il terreno non è ancora pronto per ricevere la Grazia.
Essere apostole vuol dire cercare, trovare altre persone che imparino a conoscermi come mi state conoscendo voi. Se una persona non si conosce abbastanza, non si può amarla abbastanza. Io voglio far sentire la mia parola a tanti, tanti figli!
Voglio i figli, voglio gli uomini. L’orgoglio è peccato all’occhio di Dio. Dio vuole, cerca apostoli, apostoli della Buona Parola! Figlie, non mi addolorate anche voi! Da voi mi aspetto molto, molto! Vi ho prescelto perché ognuna di voi ha già ricevuto il dono di poter lavorare nel campo di Dio.
Voglio uomini. A. mi è prediletto. Lui deve rispondere al mio ripetuto invito. Non mi basta il suo amore ardente, la sua devozione nascosta. Egli deve presentarmi ai suoi amici, dei quali gode la stima per il suo comportamento coerente al suo credo. Non è necessario partecipare a un gruppo stabilito: basta riunirsi in preghiera comunitaria in un qualsiasi luogo e in qualsiasi circostanza, e a lui sono sempre vicina.
Spero, spero molto da voi: che questo seme non resti secco nei vostri cuori. Il seme deve marcire nel terreno, se vuole dare frutti. Grazie, grazie, figlie mie! Quando siete in raccoglimento, sappiate che il vostro Signore Gesù è in mezzo a voi. Egli vi sta conquistando di volta in volta e vi vuole conquistare con pienezza.
Pace, pace a voi! E continuate col mio salterio: la corona è il salterio mariano.
Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1992.
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