"O Maria, Madre dei Dolori, ama e prega Gesù per tutti i figli tuoi". Madre dei Dolori, prega Gesù per tutti i figli tuoi!
Voi lo dite ed io lo sono: la Madre dei Dolori di sempre. Dolori atroci sotto la Croce; dolori atroci in tutti i tempi per quei figli, per quei figli che tanto, tanto mi stanno a cuore e non vogliono salvarsi.
La Mamma ha davanti a sé sempre la stessa visione: la Croce, il Figlio crocifisso, il Figlio morto con atroci spasimi sulla Croce, e tutto questo per pagare la Sua eredità col prezzo del Suo Sangue, coi Dolori della Sua Mamma.
Madre dei Dolori! Per quei dolori la Mamma supplica continuamente il suo Figlio e il suo Dio di fermare la Sua Mano di Giustizia, perché Maria non vuole vedere nemmeno uno dei suoi figli andare all’Inferno. Quel figlio deve rientrare là da dove è uscito: è uscito dal Regno dei Cieli per onorare e servire fedelmente Dio sulla Terra e poi ritornare nel Cielo, da dove è venuto.
La Mamma è venuta a tendervi le braccia, è venuta a dirvi – a voi, a tutti, a tutti i figli del mondo – che non vi sono colpe così gravi che non vengano perdonate dalla Mamma, quando il figlio ritorna pentito a lei e dice: “Mamma, Mamma, stringimi tra le tue braccia!”. E la Mamma: “Figlio, figlio mio, era ora che ti ravvedessi! Vieni! La Mamma prima ti stringe al suo Cuore Immacolato e poi ti porta al Padre sulle sue braccia”.
“O Padre, questo figlio è costato il Sangue del Tuo Figlio. Le sue colpe sono state lavate dal Sangue del Tuo Figlio, dalle lacrime della Sua Mamma, dalle lacrime e dal dolore della Tua Figlia, della Tua Madre e della Tua purissima Sposa. È tornato pentito al Cuore della Mamma sua, e questo cuore contrito e umiliato Tu, Padre, non puoi disprezzarlo. Ammettilo nel Tuo Regno e dagli il posto che era stato preparato per lui”.
Ecco il compito della Madre dei Dolori. Proprio per i suoi dolori, lei ha avuto dal Figlio la potenza di operare sul cuore di tutti i figli, e questa potenza la Mamma l’ha messa tutta al vostro servizio.
La Mamma dice ‘vostro’, ma la Mamma parla a tutti i figli dell’umanità. Questa potenza che le ha dato Dio Padre, Dio Spirito e Dio Figlio, la Mamma vuole che serva tutta per trasformare i cuori dei figli. La Madre dei Dolori questo fa e questo pensa incessantemente: pregare e darsi da fare senza sosta per salvare tutti i figli in pericolo. Devono ritornare tutti all’unico Proprietario, a Colui che questa proprietà umana ha acquistato a prezzo del Suo Sangue.
Però, il dolore dei figli è entrato per sempre nel Cuore della Madre: è il Dolore della Madre che non vuole penetrare nel cuore dei figli, che non vogliono ritornare pentiti al suo Cuore Immacolato.
Spesso chiamatemi col nome di ‘Mamma dei Dolori’: questo è il mio vero nome, figlie mie. Sono la Mamma dei Dolori per il disordine che nel mondo crea confusione e legalizza il peccato.
Il peccato ovunque, nel mondo intero, è diventato di moda. Il peccato si mette in mostra come un’opera grandiosa, come qualcosa di cui si deve andare orgogliosi. E questo scompiglio, questo grande errore, l’ha seminato il mio Nemico, ed è difficile, difficile, arrivare a distruggerlo nella radice.
E poiché questo male, questo peccato, il peccato in tutte le sue manifestazioni, ha messo radici profonde nel mondo, e allora un castigo di Dio sulla Terra verrà. Dio è Misericordia, ma c’è l’Accusatore che accusa: è lui che mette il peccatore alla presenza di Dio. E allora bisogna distruggere il Seminatore e l’Accusatore; e per far questo, dove non arriva più la Misericordia, deve arrivare la Giustizia.
Questo va detto e va ben meditato: la Mano di Dio è pronta a lasciar cadere il castigo nel mondo.
La Mamma, la Mamma dei Dolori, perché non aumenti ancora maggiormente il Suo Dolore nel vedere i figli finire nell’Abisso, finire nella dannazione eterna, la Mamma piange, la Mamma prega, la Mamma supplica ancora il Padre di aspettare: “Aspetta, Padre, adesso andrò io nel mondo a zappare quel fico che non dà più frutti. Aspetta! Può darsi che, dopo che io avrò zappato quel terreno, quell’albero rinverdisca, quell’albero dia ancora i suoi frutti”.
Operai della messe! Operai che lavorate nella Vigna del Signore, lavorate con me!
Zappiamo tutti intorno a quegli alberi che nell’apparenza sono morti, che devono essere tagliati perché non vogliono dar frutto! E insieme, tutti noi insieme, cureremo quegli alberi: cureremo quel terreno con le nostre preghiere, con i nostri sacrifici, con le nostre sofferenze, col nostro esempio, con la nostra parola di apostolato; senza vergognarci, senza temere. E quegli alberi daranno anch’essi il loro frutto e la Mamma trionferà.
Zappiamo tutti intorno a quegli alberi che nell’apparenza sono morti, che devono essere tagliati perché non vogliono dar frutto! E insieme, tutti noi insieme, cureremo quegli alberi: cureremo quel terreno con le nostre preghiere, con i nostri sacrifici, con le nostre sofferenze, col nostro esempio, con la nostra parola di apostolato; senza vergognarci, senza temere. E quegli alberi daranno anch’essi il loro frutto e la Mamma trionferà.
Amen.
Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1992.
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