Figlie
mie, state meditando le mie Allegrezze, perché i miei Dolori ve li avevo già
presentati io direttamente.
I miei Dolori sono già penetrati nei vostri cuori; perciò sapete che la Mamma ha accettato tutte le sofferenze, dall’Annunciazione
dell’Angelo fino al Calvario, fino alla Sua gloriosa Ascensione al Cielo: sono
state tutte per essere Corredentrice, con Gesù, per la salvezza dell’umanità.
Ora
potete capire anche che le mie gioie, le mie Allegrezze, non sono state solamente
per me: sarebbe stato un santo egoismo quello di pensare a me, ma sempre
egoismo sarebbe stato. Ma io ero felice, felice solamente perché il Salvatore
del mondo arrivava per mezzo mio. Sono state Allegrezze perché – come avete
meditato – io vedevo già il Figlio mio portatore di Luce al mondo, portatore di
salvezza, portatore di vittoria contro il Male.
Allegrezze,
Dolori, Gloria nel Paradiso: sempre e tutto goduto e sofferto per immenso amore
di tutti, degli innumerevolissimi, degli infiniti figli miei.
Ecco
quanto è grande l’amore della Mamma: è un amore immenso, un amore che deve
abbracciare il mondo intero. Solo se riuscite a penetrare il mistero di questo
enorme amore per tutti i figli, potete comprendere quanto la Mamma soffre
quando sa che tanti, tanti figli ignorano questo amore, si rifiutano di
ascoltare le sue Parole, di tenderle la mano.
Purtroppo
tanti, tanti figli non sanno di avere una Mamma, e per questi valgono le altrui
preghiere a salvarli.
Ma
la colpa maggiore è di quei figli che sapevano di avere una Mamma, quei figli
che sono cresciuti nell’amore della Mamma e che, per vendetta del mio Nemico,
per vendetta del Disobbediente, mi hanno rinnegata per diventare suoi seguaci.
Figli,
questa è la spada conficcata nel mio Cuore che mi dovrà essere tolta: che quei
figli diventati apostati ritornino pentiti nelle braccia della Madre.
A
questi testimoni – che si dicono testimoni di Dio e invece sono perfetti
testimoni e seguaci di Satana – dovete dire:
“Ma non sei cresciuto invocando
la Mamma, non ti è stato insegnato che in Cielo hai una Mamma? E tu tante volte
ti sei rivolto a lei, e ora sei sordo alle sue lacrime, sei sordo al suo
dolore, e rinneghi l’aiuto che ti deve dare la tua salvezza. Figlio, nelle
tempeste della vita, nei pericoli che ti circondano, chi invochi per primo?
‘Mamma mia, aiutami tu!’. Tu invochi la tua mamma terrena, perché sai che solo
il dolore e l’amore della mamma possono difenderti da qualunque male e possono
lenire le tue ferite, se esse sono doloranti. Però, quell’istinto di invocare
la mamma terrena è lo stesso grido che arriva alla Mamma Celeste. Nel tuo
intimo sei portato a invocare la mamma. Ipocrita che sei! E non sai che questo
istinto, questo grido, questa invocazione dolorosa è la Voce di Dio che ti
spinge a chiedere l’aiuto dell’altra Mamma, quella che veramente può
soccorrerti in tutte le calamità, in tutte le avversità della tua vita? Figlio,
ricordati di questa Mamma che da bambino hai sempre pregato! Ritorna nelle sue
braccia, non darle più dolore! Lei ti aspetta, e ti aspetta per perdonarti, ti
aspetta per stringerti forte sul suo Cuore, per trasformare le sue lacrime di
dolore in lacrime di gioia, perché eri perduto e sei stato ritrovato.”
Figlie,
quando arrivano alla vostra porta, questi figli per i quali la Mamma soffre
tanto, accettateli, accettateli con amore nella vostra casa, e con dolcezza
dialogate con loro. Fate capire che sono in errore, fategli capire che la Mamma
li aspetta e che la Mamma è l’unica scala per salire al Cielo.
Chi
ama Dio e disconosce la Mamma, e disconosce tutte le qualità, le virtù, la
Potenza che Dio ha dato a questa umilissima serva che è diventata la Madre del Suo Figlio, la Madre dello stesso Dio… Figli, questa è l’unica scala per salire
al Cielo: per mezzo di lei Gesù è sceso sulla Terra, per mezzo di lei l’umanità
deve salire al Cielo.
Siate
docili. Non li guardate con disprezzo, questi figli miei. Cercate di far
penetrare la vostra parola nei loro cuori. E, mentre dialogate con loro, nella
vostra mente invocate lo Spirito Santo e il vostro Angelo Custode, che vi
suggeriscano le parole adatte, che diano ad essi la luce perché la vostra
parola penetri nei loro cuori; perché anche questo dolore possa trasformarsi in
un’altra allegrezza di Maria: l’allegrezza di aver ritrovato i figli che erano
perduti.
Grazie
a voi, figlie, per l’allegrezza che continuamente date con vero amore alla
vostra Mamma Celeste. Voi siete penetrate nel Cuore della Mamma e la Mamma
vuole rimanere per sempre nei vostri cuori.
La
pace e la benedizione della Vergine – che, nonostante le sue allegrezze, è
sempre addolorata fino a quando non avrà salvato tutti i suoi figli, perciò è
sempre una benedizione della Mamma Addolorata che voi ricevete, figlie del mio
Cuore! – la benedizione scenda nei vostri cuori.
Così
sia.
Fonte: © all rights reserved - Assunta Veltre, Ad Lucem per Crucem, Ed. Segno, Udine, 1992
Nessun commento:
Posta un commento